Il Vescovo a S. Pietro al Po per l’avvio della festa patronale: «Siate il luna park della Chiesa»

Il programma celebrativo continua con martedì una serata culturale all’insegna dell’arte e della musica

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È con un insolito richiamo alla tradizionale fiera di San Pietro di Cremona che il vescovo Antonio ha augurato alle comunità parrocchiali di S. Giorgio in S. Pietro al Po e Ss. Giacomo e Agostino di essere come un luna park: luce riflessa di Cristo, «tra le realtà quotidiane del parco che è la vita». L’occasione è stata la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Napolioni nel pomeriggio di domenica 26 giugno nella parrocchiale di via Cesari ad apertura della festa patronale.

 

La Messa del Vescovo

La processione d’ingresso, formata dai ministranti insieme al diacono permanente Franco Margini e i collaboratori parrocchiali don Roberto Musa e don Giuseppe Ferri e il parroco don Stefano Moruzzi, partita dal centro parrocchiale, una volta fatto ingresso in chiesa ha fatto tappa in mezzo alla navata centrale per l’omaggio alla statua del Principe degli apostoli.

La celebrazione, animata dalla corale parrocchiale diretta da Giampietro Storti e accompagnata all’organo dal Alberto Pozzaglio, è stata introdotta dal saluto del parroco che, dando il benvenuto al Vescovo (per la prima volta a S. Pietro al Po), ha ricordato il particolare legame non solo della comunità parrocchiale, ma anche dell’intera città, per la festa patronale, caratterizzata dalla fiera che proprio da questa ricorrenza prende il nome. E non è mancato neppure il riferimento alla «esperienza tribolata» delle due parrocchie che hanno avviato da qualche tempo un cammino sinergico.

Proprio su questo punto mons. Napolioni ha voluto subito precisare che «la faremo tutti questa esperienza tribolata: quella di essere una cosa sola attorno a un solo pastore». Ma il pensiero del Vescovo non era rivolto tanto alla figura del parroco, quanto a quella del Pastore che è Cristo. «I segni – ha detto ancora – devono condurre alla realtà, che è Cristo, che è davvero pastore universale». Poi un augurio: essere «il luna park della Chiesa». Una immagine che mons. Napolioni ha spiegato facendo riferimento al proprio stemma episcopale, con il sole che è Cristo e la luna che sono i discepoli, «lunari», che vivono di «luce riflessa del Signore». «Allora è importante – ha proseguito – che dovunque siamo ci raggiunga il calore, il fuoco e la vita che solo il Signore Dio – Padre, Figlio e Spirito – ci dà. Tutto il resto viene dopo! Altrimenti tutto il resto diventa fonte di peccato, di divisione, di violenza, indifferenza e pessimismo».

Da qui un’invocazione: «Signore, liberaci da ogni male». Una immagine ripresa poco dopo anche nell’omelia, con particolare riferimento alla vicenda umana di san Pietro, tra i suoi entusiasmi e le sue fragilità, ma vissuta con una libertà che gli ha permesso di trasformare il momento della prova in un nuovo inizio e in una ulteriore occasione di testimonianza.

Libertà che – ha sottolineato il Vescovo – non si compie «nell’individualità e nel capriccio», ma nella carità. Da qui un monito a come si costruiscono le proprie case, le amicizie e la società. «Lasciamoci ricostruire – quindi l’invito di mons. Napolioni – per essere ancora più accoglienti». Proprio come testimonia la vita dell’apostolo Pietro, che ha saputo dare la vita fino alla fine.

Infine un parola d’ordine: un invito che ha caratterizzato tutta l’esperienza di Pietro, dal momento della chiamata al martirio. «Seguimi»: l’invito che Cristo continua a fare.

Proprio in questo senso, durante la preghiera dei fedeli, il Vescovo ha voluto ricordare i cinque giovani che stanno maturando la scelta di entrare in Seminario il prossimo ottobre e che aveva avuto modo di incontrare proprio poche ore prima.

Al termine della celebrazione mons. Napolioni ha voluto rinnovare l’invito a essere «luna park»: «non tra i giochi – ha precisato – bensì tre le realtà quotidiane del parco che è la vita: la parrocchia, la città, la famiglie e le sfide che la vita presenta».

 

La festa patronale

La Messa di domenica 26 giugno con il Vescovo ha segnato solo l’inizio di un intenso programma celebrativo che proseguirà, nelle giornate di lunedì 27 e martedì 28 giugno, con la Messe alle 18.15.

Altra importante iniziativa, di carattere culturale, proprio alla vigilia delle festa patronale con una serata all’insegna dell’arte e della musica. L’evento è realizzato in collaborazione con il Gruppo culturale “San Giorgio”. Partendo dai recenti restauri che hanno interessato la zona presbiterale, la dott.ssa Silvia Cibolini interverrà sulla “Decorazione a fresco della chiesa di San Pietro al Po”, mentre la Schola Gregoriana di Cremona, diretta da Antonella Soana, canterà alcune antifone e parti proprie della Liturgia della solennità dei Santi Pietro e Paolo.

Mercoledì 29, nella solennità patronale, le Messe saranno celebrate alle ore 9, 11 e 18.30 (quest’ultima preceduta dalla recita dei Vespri alle 18).

Da sabato 25 a mercoledì 29 giugno, come consueto, nel Refettorio cinquecentesco di via Cesari 18 è allestita si terrà la tradizionale pesca benefica a cura della San Vincenzo.

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