Il Vescovo a Fornovo per celebrare S. Giovanni Battista

Venerdì 24 giugno mons. Napolioni ha ricordato la figura del Precursore e il compito di ogni cristiano di annunciare Gesù ai fratelli

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Prima volta a Fornovo San Giovanni per il vescovo Antonio che, in occasione della solennità del patrono San Giovanni Battista, venerdì 24 giugno, alle 20.30, ha celebrato la Messa solenne e presieduto la processione per le vie del paese con la statua del Santo. Chiesa parrocchiale gremita di fedeli per la celebrazione, allietata dalle voci dei cantori della schola cantorum parrocchiale diretta da Cleo Canevisio: sull’altare, assieme al vescovo, i sacerdoti don Antonio Aresi, pro-rettore del santuario di Caravaggio, e don Giambattista Aresi, entrambi nativi di Fornovo, ed il collaboratore parrocchiale don Roberto Cremona.

In prima fila nei banchi, i bambini ed i ragazzi del grest dell’oratorio di Fornovo, il locale gruppo scout ed il commissario prefettizio Alfredo Nappi in rappresentanza del Comune. Proprio a Nappi, che in questo momento è la massima autorità civile del paese (le elezioni del 5 giugno non hanno prodotto un sindaco per mancato raggiungimento del quorum), è stato affidato il compito di espletare ad inizio messa il classico rito dell’accensione del cero votivo.

Il parroco don Angelo Storari ha portato al vescovo il saluto della comunità: «È la prima volta, Eccellenza –ha detto – che è tra noi e siamo felici che accada nella ricorrenza della nostra festa patronale. Avere San Giovanni Battista come patrono ci responsabilizza, perché così come lui ha preparato il terreno per Gesù anche noi dobbiamo essere pronti a preparare l’annuncio del Vangelo e a testimoniare il Vangelo stesso. Per farlo abbiamo bisogno anche dell’aiuto del nostro vescovo, cui va la preghiera di tutti noi per il suo apostolato».

In risposta alle parole di don Angelo mons. Napolioni ha ringraziato la comunità di Fornovo. «Una comunità giovanissima – ha detto – almeno a quanto vedo in questa chiesa stasera. Una comunità alla quale auguro che il Signore si manifesti sempre».

Incentrata sulla figura del Battista l’omelia. Il Vescovo ha definito la storia di questo Santo, che va incontro alla morte pur di annunciare Gesù, come «Balorda» ma «Dentro la quale il Signore ci permette di scoprire il punto interrogativo sulle nostre vite. Zaccaria, il padre di Giovanni Battista, non credette e rimase muto. Noi dobbiamo lasciarci chiamare alla fede da Gesù. In che modo? Basta aprire il Vangelo. Come Giovanni Battista dobbiamo rendere grazie al Signore ed è in quel frangente che nasce la missione».

Al termine della Messa si è formata la processione che ha attraversato le vie centrali di Fornovo: davanti la croce ed i fedeli disposti su due file, poi i bambini del grest, gli scout, i sacerdoti con il presule e, a chiudere, la statua del patrono. Il tutto accompagnato dalle note della banda musicale di Fornovo. Meta finale del corteo religioso la chiesa parrocchiale per la benedizione finale da parte del vescovo che al termine della cerimonia si è intrattenuto con i giovani del grest, con gli scout e con i cantori della corale per poi incontrare i parrocchiani durante il rinfresco organizzato all’oratorio.

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