I volti della Cattedrale: in Battistero una mostra da toccare con mano

Esposte fino al 7 gennaio le copie delle decorazioni poste sopra le colonne delle loggette della facciata del Duomo

image_pdfimage_print

Sono 24 volti, di uomini (contadini, monaci, soldati) e di animali (conigli, leoni, bovini, arieti) che «rappresentano la società medievale», quella che ha eretto la Cattedrale di Cremona, ma in fondo anche «la nostra società». Parla così Tommaso Giorgi di CrArT–Cremona Arte e turismo a proposito dei 24 calchi delle protomi del Duomo esposti in Battistero fino al 7 gennaio.

La mostra “I volti della Cattedrale. Esposizione dei calchi delle protomi”, pensata dal CrArt e dal Laboratorio del Cotto, è stata inaugurata martedì 7 novembre nel tardo pomeriggio. Il contesto è quello di un progetto dedicato al “cotto cremonese”, progetto sostenuto dalla Fondazione Comunitaria della provincia di Cremona (rappresentata al taglio del nastro dal presidente Cesare Macconi) con il patrocinio della Diocesi e del Comune. E l’aspetto interessante non è solo che finalmente si possono vedere da vicino le copie delle decorazioni poste sopra le colonne delle loggette della facciata della Cattedrale, quindi a diversi metri da terra. Il valore aggiunto della mostra è che il percorso si fa «esperienza concreta e pedagogica», come ha spiegato don Gianluca Gaiardi, incaricato diocesano per i Beni culturali. Perché al posto del divieto di toccare, la mostra invita invece a un’esperienza tattile che risulterà preziosa per non vedenti ed ipovedenti, ma anche per i ragazzi delle scuole e gli adulti, perché molto di quanto impariamo ed interiorizziamo passa proprio dal tatto.

I volti, sapientemente disposti in Battistero, grazie a un allestimento sobrio, pensato dall’architetto Maurizio Ferrari, sono tutti da leggere ordinati in cerchio «in quello spazio – ha chiarito l’architetto – dalle pregevolissime qualità architettoniche». E sono lì per parlare al visitatore «dimostrando una continuità spazio temporale – ha proseguito Ferrari – che fa riflettere. Quei volti hanno visto i nostri avi, vedono noi e vedranno le persone future. Ci parlano di continuità ma anche di caducità della vita». E questo in un contesto, come il Battistero «che è un luogo sacro, espressione di arte antica e contemporanea, nonché sala più importante del museo diocesano e di quella realtà museale che include la Cattedrale e anche il Torrazzo», ha detto don Gaiardi.

Ma qual è l’origine di questi calchi? «Durante gli anni ‘80 e ‘90 – ha chiarito il presidente del laboratorio del Cotto, Giulio Grimozzi – grazie ai ponteggi preparati per il restauro conservativo della facciata della Cattedrale insieme all’Archeclub abbiamo realizzato i calchi con i mezzi dell’epoca», oggi ormai superati. «Scaldavamo alcune gomme all’interno di cassettine pensate per ogni volto. Poi – ha proseguito Grimozzi – questo materiale per ragioni varie è rimasto in giacenza finché con argilla semi-refrattaria bianca, cotta (per rendere l’idea di ciò che veramente è la pietra della facciata) abbiamo ricavato ciò che è in mostra», ossia 21 calchi delle protomi della facciata, 1 della facciata nord e 2 del perimetro. Perché, non tutti sanno o si accorgono, che in realtà i volti che guardano i cremonesi dall’alto della Cattedrale sono invece un centinaio. E sono parte «di un percorso che attraverso il bello conduce al Mistero – ha commentato Giorgi –, sono volti espressione di una società laica (nel senso medioevale del termine cioè “non consacrata” ma cristiana) che usa lo schema comunicativo dei bestiari medioevali». E che ha parlato agli uomini di ieri e parla ancora del Mistero agli uomini di oggi capaci di alzare lo sguardo sulla Cattedrale.

La mostra sarà visitabile sino al 7 gennaio in Battistero, con visite dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18 (biglietto di ingresso per Battistero e mostra 10 euro). In agenda anche alcune visite guidate programmate:

  • sabato 25 novembre, ore 15. Visita guidata alla scoperta delle protomi e della loro simbologia. Il percorso prevede la visita alla mostra e un approfondimento in piazza del Comune per osservare le protomi nella loro collocazione originale.
  • venerdì 8 dicembre, ore 15. A caccia di simboli. Visita guidata animata per bambini alla scoperta dei significati simbolici racchiusi nelle protomi.
  • sabato 17 dicembre, ore 15. Visita guidata alla scoperta delle protomi e della loro simbologia. Il percorso prevede la visita alla mostra e un approfondimento in piazza del Comune per osservare le protomi nella loro collocazione originale.
  • sabato 23 dicembre, ore 15. Attraverso i volti. Visita guidata animata per bambini e laboratorio creativo.

Per info e costi relativi alle visite guidate proposte info@crart.it o 328-7438425. Per gruppi e scuole, CrArT realizza visite guidate su prenotazione.

Maria Chiara Gamba
TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail