Giornata del Ringraziamento: la diversità come ricchezza

Domenica 11 novembre ricorre la 68esima giornata nazionale del Ringraziamento mettendo al centro il tema della diversità in campo agricolo

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La 68esima Giornata nazionale del Ringraziamento – che si celebra domenica 11 novembre – mette al centro il tema della diversità in campo agricolo. Non perché semplicemente «in principio» era così, ma soprattutto perché il progetto di Dio, che chiede di superare ogni disuguaglianza, lo propone come impegno dell’uomo.

La Chiesa italiana si è ritrovata a Pisa il 10 e l’11 novembre per ringraziare e per riflettere. Un’occasione per dire «grazie» al Padre della vita per i frutti della terra e per una creazione fatta su misura della biodiversità. Per riflettere sul modello di agricoltura del futuro in un Convegno presso la Camera di Commercio della città. L’agricoltura che custodisce la diversità scopre l’immensa generosità di Dio. Comprende che il Creatore non è geloso ma un Padre che benedice attraverso la molteplicità. Il racconto della creazione di Genesi ricorda come Dio abbia creato ogni cosa «secondo la sua specie». La biodiversità rappresenta una ricchezza, è persino condizione di vita per l’uomo.

Verrebbe da dire: siamo fatti per la diversità! È preoccupante oggi vedere come ogni anno si assiste impotenti alla perdita di numerose specie vegetali: un impoverimento per la vita umana! Solo nel secolo scorso abbiamo perso il 75% delle colture. L’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco la considera una perdita ambientale e sociale! Pochi semi in mano a poche persone genera disuguaglianze sempre crescenti: «La cura degli ecosistemi richiede uno sguardo che vada aldilà dell’immediato, perché quando si cerca solo un profitto economico rapido e facile, a nessuno interessa veramente la loro preservazione. Ma il costo dei danni provocati dall’incuria egoistica è di gran lunga più elevato del beneficio economico che si può ottenere» (LS 36). E’ possibile contribuire a gravi ingiustizie quando si guarda solo al beneficio particolare, facendo pagare alle generazioni future i costi del degrado ecologico.

La Giornata attuale del Ringraziamento porta la Chiesa a lodare per la ricchezza del lavoro agricolo ma intende anche porre l’attenzione di tutti affinché la biodiversità sia custodita come patrimonio dell’umanità! Anche sotto questo aspetto l’agricoltura è vocazione a «coltivare e custodire».

don Bruno Bignami
direttore Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei

 

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