È online la nuova edizione di Riflessi Magazine dedicata alla «Voce»

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«Se la mia voce dà fastidio, vuol dire che canterò internamente». C’è una citazione di Totò ad aprire l’edizione numero 35 di Riflessi Magazine dedicata – appunto – alla voce. Una citazione da leggere con il sorriso, che apre un numero in cui si aprono palcoscenici differenti, che raccontano storie uniche, come le persone. Ciascuna con la propria voce. «Per cantare, su un palco o sotto la doccia; per raccontare ricordi e progetti; per gridare o sussurrare, per far ridere o emozionare; alla radio, tra le pagine su un libro o con un’opera d’arte. Anche quando manca, la voce dice. Senza parole». Come, sorridendo, ricorda il grande comico napoletano: anche quando possono dare fastidio, le voci restano. E lasciano tracce.

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«Come un timbro che non si può confondere – si legge nell’introduzione a Riflessi Voce – perché quel suono (o basta la sua memoria) è quella faccia, quella storia, quel momento, quel profumo. Questa persona che si lascia ascoltare».

E se il numero 35 del mensile digitale diocesano ha tutta l’aria di essere un’edizione soprattutto da ascoltare, non dovrebbe stupire se, cliccando una pagina dopo l’altra, ci si ritrova in una vera e propria galleria di ritratti.

«Voci sorridenti e decise, voci “segrete” come quella di un ventriloquo, quelle prestate dal doppiatore, i sussurri di chi fa la sua parte nel pezzo di mondo di cui è più difficile parlare, le onde che si diffondo da una stanza piena di coraggio. Tra le storie di questa edizione ci sono giovani cantanti e speaker, educatori capaci di ascoltare, missionari a cui la povertà ha insegnato a sentire anche le voci di chi non ne ha, reporter che raccolgono e restituiscono le trame della storia di oggi. Volti. Con qualcosa da dire. Che è sempre, soprattutto, qualcosa da ascoltare».

TeleRadio Cremona Cittanova
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