Contributo di 10mila euro per un progetto di valorizzazione inclusiva per l’Oratorio della Beata Vergine Assunta di Calvenzano

Premiato da Fai e Intesa Sanpaolo tra i 23 progetti selezionati in tutta Italia nel censimento dei "Luoghi del cuore"

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Soltanto pochi giorni fa il Vescovo di Cremona, mons. Napolioni, ha fatto visita all’Oratorio della Beata Vergine Assunta di Calvenzano (LEGGI QUI), in occasione dei 400 anni dalla conclusione del ciclo di affreschi dipinti da Tommaso Pombioli nella bellissima chiesetta nota anche come Madonna dei Campi, custodita oggi dal locale gruppo alpini. E proprio all’indomani delle celebrazioni, come un regalo di compleanno, per l’Oratorio arriva la notizia di un importante finanziamento che viene riconosciuto al piccolo scrigno nelle campagne bergamasche, grazie ad un progetto di valorizzazione premiato dal Fondo ambiente italiano e da Intesa Sanpaolo.

Il progetto rientra tra i 23 progetti finanziati nell’ambito dell’11° censimento de “I Luoghi del Cuore” per interventi di restauro e attività di valorizzazione e riceverà un contributo di 10mila euro. «È stato richiesto – si legge nella nota ufficiale pubblicata dal Fai – dalla Parrocchia dei SS. Pietro e Paolo Apostoli di Calvenzano e renderà il luogo accessibile ad un ampio pubblico con la creazione di percorsi di visita inclusivi, integrati con quello tradizionale, adatti a persone con diversabilità cognitive e/o intellettive anche complesse. Nello specifico verranno realizzati un herbarium e un olfattorium ispirati alle piante presenti nel Boscospino e rievocativi dei cicli pittorici; un Modellino 3D del bene su supporto mobile; pannelli mobili con gli affreschi in rilievo, le traduzioni in braille e in Comunicazione Aumentativa Alternativa; tablet con video LIS per non udenti, audioguida con musiche ispirate agli affreschi e racconti brevi per i più piccoli.

Soddisfazione anche in diocesi, espressa dalle parole dell’incaricato per i Beni culturali, don Gianluca Gaiardi: «Questo riconoscimento – commenta – è frutto della bella collaborazione tra realtà locali: parrocchia, amministrazione comunale, volontariati (alpini e Fai) e tante persone che hanno a cuore un luogo così significativo e carico di fede, spiritualità e cultura. Da parte della diocesi c’è la massima disponibilità per promuovere e accompagnare questi percorsi virtuosi che devono fare scuola per tante altre piccole realtà. Non è vero che sono sempre i soliti ad ottenere, è la forza della collaborazione e la determinazione nel crederci che portano ad ottenere buoni risultati. Mi auguro che anche tante altre piccole realtà, diffuse sul territorio diocesano, in situazioni simili, ma geograficamente distanti, possano essere spronate a realizzare progetti simili».

Idee nuove e creative, dunque, per far conoscere, valorizzare e promuovere, oltre che a tutelare e conservare: «Anche con fondazione Cariplo – aggiunge in merito don Gaiardi –  a livello regionale e diocesano, stiamo proprio pensando e progettando percorsi sulle vie del sacro che aiutino a mantenere accesa la luce su luoghi che potrebbero sembrare marginali, ma che hanno molto da raccontare sul piano della spiritualità e dell’arte. Pensiamo a piccole chiese campestri, magari in prossimità di piste ciclopedonali o comunque inserite in percorsi turistici, che potrebbero essere riaperte al pubblico con piccoli accorgimenti».

 

Calvenzano in festa con il Vescovo per i 400 anni del ciclo di affreschi di Tommaso Pombioli nell’Oratorio dell’Assunta

 

TeleRadio Cremona Cittanova
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