«Con la Trasfigurazione il sorriso di Dio diventa il sorriso degli uomini». Il vescovo Antonio in visita allo Zaist.

Mons. Napolioni domenica 21 febbraio ha celebrato l'Eucarestia a San Francesco d'Assisi in Cremona.

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Continua la visita alle parrocchie del vescovo Antonio. Nella seconda domenica di Quaresima mons. Napolioni ha voluto celebrare l’Eucarestia nella chiesa di San Francesco d’Assisi nel quartiere Zaist di Cremona. 

Una domenica speciale per la parrocchia cittadina, nella quale sono stati presentati i bambini che nella Veglia pasquale riceveranno i sacramenti dell’Eucarestia e della Confermazione. Molta la gioia della comunità nell’accogliere il Vescovo, che ha manifestato a sua volta la sua vicinanza e il suo entusiasmo nel celebrare la messa in una comunità. Una celebrazione semplice e essenziale, animata dal coro parrocchiale, in cui si è respirato un clima tipicamente familiare.

Augurandosi di creare nel tempo un rapporto più stretto con i fedeli di San Francesco, mons. Napolioni, durante l’omelia – che ha ricordato essere una conversazione familiare -, ha condiviso alcune riflessioni sul Vangelo della Trasfigurazione.

Una pagina alla quale ha affermato di essere molto legato: ha infatti ricordato che con i ragazzi della parrocchia durante i campi estivi e con gli scout tutte le estati celebrava la domenica della Trasfigurazione. “È bello sentire che Gesù porta sul monte anche noi, con Pietro, Giacomo e Giovanni per farci intravedere la potenza del Padre, la Pasqua di risurrezione”. E questa risurrezione passa anche dalla croce, dal dono di sé che Gesù porta a compimento sul monte Calvario, dove l’Amore vince la morte. “Abbiamo bisogno di salire sul monte molte volte.” – ha continuato il Vescovo – “Il senso profondo di questo gesto è quello di uscire da se stessi per tornare alla realtà di figli di Dio”. Il vero senso della vita è proprio seguire Gesù, con cuore aperto e accogliere le novità della vita con fiducia e amore. Proprio la messa domenicale deve avere lo scopo di far rivivere questa grazia, di sprigionare la bellezza della Trasfigurazione, grazie alla quale “il sorriso di Dio che diventa il sorriso degli uomini”.

Il Vescovo ha poi rivolto alcune domande rituali ai ragazzi che, raggruppati intorno a lui, hanno consegnato uno ad uno il loro nome: “Questo è il vostro Eccomi, è il vostro sì alla chiamata di Gesù”. In cambio, i bambini hanno ricevuto l’invito alla messa della Veglia di Pasqua del prossimo 26 marzo.

Al termine della celebrazione Napolioni, con la sua benedizione, ha rivolto un augurio particolare: quello di continuare a far crescere l’unità nella comunità, poiché gli sforzi dell’evangelizzazione la nuova iniziazione cristiana non riescono da sole a manifestare un senso se attorno all’annuncio non è riunita una chiesa che ascolta e accoglie la volontà del Signore.

Dopo la celebrazione, non sono mancati i momenti più conviviali e gli incontri a tu per tu tra il Vescovo e le famiglie di San Francesco. Il vescovo Antonio si è intrattenuto anche con i ragazzi presso il bar dell’oratorio, mostrando – come già in queste prime settimane è stato solito fare – una certa familiarità con il mondo giovanile e il desiderio di fermarsi a gustare l’incontro con la sua nuova comunità.

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