Originale e poliespressiva la nuova pubblicazione della FOCr, “Come luce – storie di santi cremonesi”, una raccolta di schede realizzate con i contributi di don Angelo Maffioletti e Federico Benna, corredate anche da 7 video su alcuni Santi cremonesi, prodotti appositamente per un impiego agile in contesto catechistico.
Arrivata a ridosso della festa di Ognissanti, il testo contiene anche lo schema per una Veglia da realizzare il 31 ottobre, con lo scopo di abitare contestualmente anche il linguaggio della celebrazione della Parola. Le immagini, realizzate da don Angelo Maffioletti, sono scaricabili in jpeg dal sito della FOCr e, a richiesta, possono essere inviate in alta risoluzione per una stampa più precisa, per la realizzazione di poster o altre elaborazioni grafiche in Oratorio.
Le storie di santità raccontate nel breve opuscolo, appartengono alla terra della nostra Chiesa diocesana. Travalicano spazio e tempo, mentre narrano di vicende molto concrete, che stanno ben radicate a terra e profumano di cielo. Dicono di un’epoca, ma lo Spirito consente loro di sforare in altri tempi, compresi i nostri, perché portatrici di una esemplarità solidale cui anche noi possiamo abbeverarci.
Raccontano di buio e luce, da sempre potenti simbologie che abitano il cuore dell’uomo e sono sinonimo di sentimenti quali la paura, il coraggio, lo smarrimento e la fiducia. E il Vangelo rende ancor più interessante il ricorso a questi fenomeni fisici riflettendovi come in uno specchio la scelta per il bene e il male e, ancor di più, una scelta che ha il sapore del rischio e della messa in gioco di una vita. La luce deve risplendere. Ne va della sua stessa natura che può essere mortificata, spenta, violentata qualora a prevalere siano le tenebre.
Papa Francesco, nella Gaudete et exultate, rassicura: “I santi che già sono giunti alla presenza di Dio, mantengono con noi legami d’amore e di comunione. Lo attesta il libro dell’Apocalisse quando parla dei martiri che intercedono (..). Possiamo dire che siamo circondati, condotti e guidati dagli amici di Dio. Non devo portare da solo ciò che in realtà non potrei mai portare da solo. La schiera dei santi di Dio mi protegge, mi sostiene e mi porta”. Ma poi aggiunge: “Non pensiamo solo a quelli già beatificati o canonizzati. Lo Spirito Santo riversa santità dappertutto nel santo popolo fedele di Dio (..). Lasciamoci stimolare dai segni di santità che il Signore ci presenta attraverso i più umili membri di quel popolo che partecipa pure dell’ufficio profetico di Cristo col diffondere dovunque la viva testimonianza di Lui, soprattutto per mezzo di una vita di fede e di carità” (GeE 1-8, passim).