Mercoledì 27 agosto, dalle 7.30 alle 9 davanti all’Ospedale di Cremona, torna il momento di preghiera mensile promosso a favore della vita dall’associazione “Ora et labora in difesa della Vita” (in caso di maltempo la preghiera si tiene all’interno della chiesa dell’Ospedale). Un appuntamento ormai consolidato quello organizzato, ogni terzo mercoledì del mese, dall’associazione “Ora et Labora in difesa della Vita” e aperto a tutti.
Nel comunicato che promuove l’iniziativa di fine estate l’associazione non nasconde una certa preoccupazione per il clima che, a garanzia del “diritto all’aborto”, sembra voler impedire anche la libertà di pensiero espressa con una presenza nella preghiera: «In Scozia – evidenziano dall’associazione – il Parlamento ha approvato una Legge secondo la quale è un “crimine penale” pregare a favore della Vita nelle cosiddette “zone di accesso sicuro”, cioè a una distanza inferiore a 200 metri da cliniche abortiste. Nel Regno Unito, più in generale, le cose non vanno poi tanto meglio: anche qui non puoi startene fermo a pregare, in silenzio e a bocca chiusa, nei pressi di un ospedale abortista Anche in Italia qualcuno sta già pensando a qualcosa di simile: emblematico il caso di Modena, dove universitari e politici, avversi a i volontari che pregano pacificamente davanti al Policlinico, si sono spinti a chiedere che, anche in Italia, si istituiscano le “zone cuscinetto” intorno agli ospedali in cui si praticano aborti. Stiamo arrivando ai “reati di pensiero” preconizzati da George Orwell nel suo famoso romanzo 1984 e, di fatto, si rivelerebbe che il vero obbiettivo di una legge che impedisse di pregare non sarebbe tanto il cosiddetto “diritto all’aborto” quanto colpire subdolamente la nostra fede cristiana. Noi continueremo a ritrovarci, come ogni mese, in “Preghiera per la Vita”, davanti all’Ospedale di Cremona. Chiunque può liberamente associarsi alla preghiera, anche per un tempo parziale»