Castelleone, a Palazzo Brunenghi una serata sulla Laudato si’

L'evento è stato corredato dall'esposizione "Il Grido della terra"

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Una serata e una mostra per parlare e riflettere sull’enciclica Laudato si’  di papa Francesco. È quanto è avvenuto nella serata di venerdì 7 giugno presso la Barchessa di Palazzo Brunenghi, a Castelleone. Entrambi gli eventi erano legati dallo stesso titolo Il Grido della terra e organizzati dall’associazione Quetzal in collaborazione con la parrocchia di Castelleone e le ACLI provinciali di Cremona con il patrocinio del Comune di Castelleone.

A dire il vero l’incontro si è tenuto nel cortile di Palazzo Brunenghi, troppo elevata la temperatura all’interno della Barchessa, ma così la serata è diventata ancor più  ecologica: niente condizionatori.

L’evento è stato introdotto da Carla Bellani, presidente delle ACLI provinciali, che ha sottolineato il ruolo generativo della mostra nel promuovere cultura ambientale; da Angelo Arcari esponente del Quetzal, e da Donata Galloni, dei Medici con l’Africa CUAMM. La parola è poi passata ai tre relatori che hanno affrontato l’analisi dell’enciclica Laudato si’ da angolazioni diverse.

Il prof. Filippo Pizzolato, dell’Università di Padova, ha scelto la lettura dal punto di vista del diritto, cercando e trovando riferimenti e contatti puntuali con la filosofia che sta alla base della Costituzione italiana. Le istituzioni attraverso i provvedimenti legislativi devono promuovere azioni etiche per arrivare a una cittadinanza ecologica.

Don Antonio Agnelli, assistente provinciale delle ACLI di Cremona la via della prospettiva religiosa cristiana, la creazione esprime l’amore di Dio per l’umanità e rovinare il creato è un peccato mortale. L’esperienza latino-americana del pontefice, molto attenta ai problemi ambientali, economici e di conseguenza umani, è una ricchezza che il papa offre alla Chiesa universale.

Miriam Giovanzana, direttrice della Casa editrice Terre di mezzo, oltre a invitare a leggere l’enciclica, ha ricordato come i cattolici siano arrivati ultimi a riflettere sui temi ambientali, ma possono portare nel dibattito ecologico la loro specificità e il loro contributo. All’economia di mercato si può rispondere con un’altra economia che tutti sperimentano: è quella che si vive in famiglia, fatta di dono e di comunione.

Negli interventi dei tre relatori si è colto un tratto comune: l’enciclica tratta i temi ambientali, ma si concentra soprattutto su un sociale prodotto da una cultura fondata sull’etica.

La serata si è chiusa con l’intervento del sindaco di Castelleone, Pietro Fiori, che ha rimarcato il ruolo fondamentale delle amministrazioni locali come generatrici di cultura ecologica.

La mostra Il Grido della Terra resterà è rimasta aperta al pubblico anche sabato 8 e domenica 9 giugno dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.

 

Eugenio Clerici
TeleRadio Cremona Cittanova
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