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Sinodo, presentato lo strumento di lavoro

Concluso il tempo degli ascolti, si apre la fase pre-sinodale

Concluso il tempo degli ascolti, il Sinodo diocesano dei giovani si appresta a vivere la sua terza fase, quella pre-sinodale. Nello specifico, nei mesi di novembre e dicembre 2017, nelle cinque zone pastorali, saranno promossi cinque incontri nei quali, a tutti i giovani che interverranno, sarà presentato lo strumento di lavoro. Proprio l’Istrumentum laboris è stato ufficialmente illustrato alla stampa la mattina di mercoledì 25 ottobre. Continue reading »

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Settimana Sociale: chiusi i lavori, ma il cantiere rimane aperto

Il bilancio dell'ultima giornata nell'intervento del sacerdote cremonese don Bruno Bignami, vicedirettore Ufficio nazionale della CEI per i problemi sociali e il lavoro

Cala il sipario sulla 48esima Settimana sociale. Il sole di Cagliari non abbandona mai l’evento, e anche questo è un segno. I volti dei partecipanti sono sorridenti: si è costruita una rete che fa sentire ciascuno non solo connesso, ma in comunione. È esperienza di Chiesa… Continue reading »

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Settimana sociale, il sabato dedicato all’ascolto

Nel pomeriggio la visita del presidente del Consiglio Gentiloni cui sono state consegnate alcune proposte frutto del lavoro di Cagliari

La Settimana sociale ha dedicato all’ascolto la terza giornata, quella di sabato 28 ottobre. Come sempre, è la Parola a rimettere in cammino l’assemblea. La riflessione di Rosanna Virgili ha condotto i presenti tra la precarietà di Abele, la forza generatrice della donna e la bellezza della manualità artistica. Il mondo biblico parla il linguaggio del lavoro umano. Continue reading »

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Raccolta fondi per la “nuova” sagrestia di Casalbuttano

Per sostenere le spese di riqualificazione disponibili cento stampe di pregio che ritraggono l’antica facciata della parrocchiale e la piazza antistante

Con la posa di micropali e il consolidamento delle murature lesionate si sono ormai conclusi i lavori per migliorare la statica della sagrestia della chiesa parrocchiale di Casalbuttano, resosi necessari per far fronte al preoccupante quadro fessurativo manifestatosi da diverso tempo, ma che nell’ultimo periodo aveva mostrato evidenti segni di peggioramento.

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Settimana sociale, vetrina delle buone pratiche

Il progetto “Cercatori di LavOro” ha coinvolto 82 diocesi, dove sono state individuate più di 400 “buone pratiche”, tra queste anche il "caso" cremonese sul Consorzio Casalasco del Pomodoro.

La Settimana sociale di Cagliari è entrata nel vivo. E lo ha fatto con una potente iniezione di fiducia. Nella mattinata di venerdì 27 ottobre, la meditazione biblica dell’economista Luigino Bruni ha letto una pagina di Qoelet in termini di felicità e salvezza che provengono dal lavoro. Le due follie umane sono il lavoro-mai e il lavoro-sempre, che rendono schiavi e dipendenti. Continue reading »

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Il beato Arsenio raccontato alla casa di riposo “Milanesi e Frosi” di Trigolo

L'iniziativa nel pomeriggio di giovedì 25 ottobre con alcuni elementi della compagnia teatrale "La Cometa" di Annicco

Nel pomeriggio di giovedì 25 ottobre alcuni elementi della compagnia teatrale “La Cometa” dell’oratorio di Annicco hanno raccontato agli ospiti della casa di riposo “Milanesi e Frosi” di Trigolo e ai loro parenti la storia del beato Arsenio da Trigolo. Continue reading »

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Sabato il ministro Martina a Cremona al dibattito sul Terzo settore

Il convegno organizzato per il 20esimo dalla cooperativa sociale "Il Calabrone", promossa dalla Comunità Papa Giovanni XXIII

Si terrà sabato 28 ottobre a Cremona, a partire dalle 9.30 presso il Teatro Monteverdi (via Dante 149), il convegno “Nel mercato con il terzo settore, una sfida possibile”, organizzato dalla cooperativa sociale “Il Calabrone”, in occasione del 20° anniversario della sua apertura. Continue reading »

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Avvento, già pronti i sussidi predisposti dalla F.O.Cr.

Per tutte le fasce di età e per le famiglie un itinerario di ascolto della Parola, preghiera e di verifica della propria vita cristiana

Sono già disponibili, presso la Federazione Oratori Cremonesi, i sussidi per accompagnare il tempo dell’Avvento e di Natale. Anche quest’anno gli strumenti, differenziati per fasce d’età, intendono offrire un percorso diocesano comune di ascolto della Parola, preghiera e verifica. Continue reading »

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Aperta a Cagliari la Settimana sociale. Il Papa: “La comunione deve vincere sulla competizione”

Venerdì 27 ottobre giornata tutta dedicata alle buone pratiche

La 48esima Settimana sociale dei cattolici italiana si è aperta nel pomeriggio di giovedì 26 ottobre con lo sguardo fisso su Papa Francesco, che a Cagliari ha voluto rendersi presente attraverso un video-messaggio inviato agli oltre mille delegati delle diocesi italiane. Alle giornate sarde prende parte anche una delegazione cremonese guidata dal vescovo Antonio Napolioni insieme al prof. Fabio Antoldi, ma occorre contare anche la presenza del sacerdote cremonese don Bruno Bignami, nuovo vicedirettore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei. Continue reading »

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Sinodo dei giovani, il punto con don Paolo Arienti

Intervista all'incaricato diocesano per la Pastorale giovanile

Facciamo il punto sul Sinodo diocesano dei giovani insieme a don Paolo Arienti, incaricato diocesano per la Pastorale giovanile.

 

Don Arienti, perché un “sinodo dei giovani”?

«Francamente, quando il vescovo Antonio ha lanciato l’idea, c’è stata molta freddezza, anche da parte nostra. Un po’ per altre urgenze che sembravano “più impellenti”, un po’ per reazione ad una idea di per sé bella, ma dai contorni non definiti. Ma si è proceduto lo stesso e si è cercato di dare forma alla proposta e… ne è scaturito il cammino sinodale: un’occasione per mettersi in discussione e sciogliere qualche rigidità, ma soprattutto coniugare la verifica dell’azione pastorale della Chiesa con le nuove istanze comunicative e culturali dei giovani».

 

Ovvero?

«La catechesi giovani l’abbiamo sempre fatta, anche se in questi ultimi anni molti fattori l’hanno incrinata: calo demografico, mobilità universitaria, ma, soprattutto, l’altissimo tasso di abbandono dei cammini di fede dalla preadolescenza. Gli Oratori ci sono e sono presenti con una rete molto capillare, ma in molti luoghi la frequenza è legata al catechismo dei bambini, a qualche percorso per adolescenti e scuole Medie, all’oratorio estivo, allo sport. Mentre per i giovani propriamente detti la proposta è rarefatta ed ancor di più una eventuale richiesta. Questo gap interroga molto. E aggiungo anche il problema dei linguaggi e delle aspettative: a giovani universitari, figli della generazione Erasmus, quali contenuti e in quale forma è bene proporre? Siamo così sicuri di investire nella direzione giusta? Un Sinodo dei giovani certo non risolve tutti i problemi e può avere anche un vaga venatura giovanilista, ma è uno strumento molto utile per testarsi, capirsi meglio. In una espressione: ascoltarsi».

 

Sembra che sia proprio l’ascolto a tema di tutto…

«Certo. Però non un ascolto di pancia né uno statistico. Per il primo e il secondo già sappiamo: dalla pancia escono inquietudini poco riflesse e urgenze con poca forma; dalle statistiche numeri importanti, ma sempre numeri. Ecco allora che l’ascolto che proponiamo è frutto di un atto di fiducia: ancora qualche giovane desidera esserci e assumersi qualche responsabilità. Ancora non resta solo Peter Pan. Ancora gli adulti e gli anziani possono accorgersi che anche i giovani sanno pensare e intuire. Certo è una sfida, in gran parte senza rete. Ma fa parte di un percorso che non ha alternative, se non quella classica, che nessuno dichiara, ma che in molti si vorrebbe praticare: quella del rinchiudersi e del parlare in senso unidirezionale, blindato, liofilizzando l’esperienza e appiattendola sulla dottrina».

 

Ed ora il cammino a che punto è?

«Siamo ormai alla fase celebrativa. Abbiamo dedicato un anno agli ascolti e alla sintesi di voci, interventi e riflessioni. A macchia di leopardo, raccogliendo diversi entusiasmi, ma anche freddezze e lentezze, proprio come è la vita vera delle nostre comunità. Questo non ci ha sorpresi, ma al contrario ci è stato di grande stimolo! Entro Natale le zone pastorali e le associazioni indicheranno i giovani che faranno parte dell’assemblea sinodale e il 20 gennaio si partirà con la prima seduta».

 

Quindi, si fa sul serio?

«Certo. E la serietà non è data da un complicato processo burocratico, da qualcosa di formale, bensì dal coinvolgimento di decine di giovani che potranno ascoltarsi, confrontarsi e chiedersi sui temi della fede, della chiesa, degli affetti, della vocazione e degli stili di vita che cosa hanno da imparare e da dire, quali desideri e difficoltà percepiscono e quale “abitabilità” ha oggi la Chiesa per loro. Sullo sfondo le grandi questioni giovanili e generazionali attuali, al centro la significatività del Vangelo. Mi permetto di dire: a me pare un passaggio culturale importante, da non misconosce».

 

Sinora che cosa è emerso?

«Nonostante le paure e la non omogeneità degli ascolti, i materiali pervenuti sono molto interessanti e hanno consentito alla Segreteria di formulare gruppi di domande molto forti che ci auguriamo innescheranno il lavoro del Sinodo. In particolare sulla condizione dei giovani nella chiesa o sul capitolo degli affetti e degli stili di vita molto va ponderato e preso sul serio. Da questo punto di vista lo strumento di lavoro non è per nulla banale!».

 

Una battuta sul dopo-sinodo?

«Come sapete, nel prossimo ottobre papa Francesco ha convocato un sinodo dei vescovi dedicato proprio al mondo giovanile. Noi ci prepareremo a quello con il nostro Sinodo e sarà sicuramente una tappa bella. Sul dopo? Vediamo che cosa emerge, ma soprattutto stiamo pronti a non dare nulla per scontato: né la trasmissione della fede né i codici della pastorale giovanile. Dal dopo-sinodo aspettiamoci di avere imparato un po’ di più un metodo e – perché no? – provare ad onorarlo di più».

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