A Sant’Ambrogio la Messa di Pasqua in lingua ucraina per i profughi accolti a Cremona

La Santa Messa di Pasqua celebrata secondo il rito bizantino da don Vasyl Marchuk, sacerdote cattolico ucraino residente a Bergamo

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«Христос воскрес! Воістину воскрес! [Cristo è risorto! È veramente risorto]» con questo annuncio è stata annunciata la Pasqua a Cremona anche in lingua ucraina, presso la chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio nel pomeriggio pasquale di domenica 17 aprile 2022.

Alla Santa Messa di Pasqua celebrata secondo il rito bizantino da don Vasyl Marchuk, sacerdote cattolico ucraino residente a Bergamo, hanno partecipato diversi ucraini, molte famiglie con bambini e bambine. L’iniziativa è stata promossa dalla Parrocchia con la collaborazione di Ufficio diocesano Migrantes e Caritas Cremonese per poter permettere ai numerosi profughi ucraini di celebrare liturgicamente l’importate solennità pasquale.

Una celebrazione eucaristica diversa rispetto alle messe celebrate secondo il rito romano, con dei lunghi e melodiosi canti a cappella intonati senza strumenti musicali, nei quali si alterna la voce del celebrante a quella delle donne del coro vestite con abiti tradizionali sedute nelle prime file.

Nella sua omelia don Marchuk ha ricordato gli orrori della guerra, evocando i nomi delle località che tristemente sono ora conosciute anche in Italia: Bucha, Mariupol, Charkiv, Chernihiv… Così come non è mancata nemmeno l’invocazione per la pace nelle preghiere che hanno seguito l’omelia.

Dopo la consacrazione eucaristica e la somministrazione della comunione, è stata impartita una benedizione ai fedeli presenti e ai cesti ricolmi di cibo – le tradizionali uova sode, insieme a formaggi, colombe e paska, dolce tipico simile al panettone – portati dalle famiglie.

Al termine della celebrazione non sono mancati i ringraziamenti di don Marchuk al parroco don Paolo Arienti per l’ospitalità e a don Pier Codazzi, direttore della Caritas diocesana, per l’accoglienza che i numerosi profughi ucraini stanno ricevendo sul territorio diocesano.

La presenza di don Vasyl è stata anche l’occasione per i fedeli presenti per poter celebrare il sacramento della riconciliazione nella loro lingua madre.

A seguire un momento di convivialità in oratorio, un rinfresco per i fedeli ucraini presenti alla celebrazione, un’occasione per loro per stare insieme e conoscersi. La condivisione e la conoscenza reciproca avranno modo di proseguire anche nelle settimane future: gli scout cremonesi, infatti, stanno organizzando per metà maggio un’altra festa totalmente dedicata a loro.

Matteo Lodigiani
TeleRadio Cremona Cittanova
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