A Cristo Re i funerali di don Pierluigi Pizzamiglio, il Vescovo: «È partito dall’universo, studiandolo e amandolo, per scorgere la centralità misteriosa e onnipotente del Signore Gesù»

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Sono stati celebrati la mattina di venerdì 15 marzo nella chiesa di Cristo Re, a Cremona, i funerali di don Pierluigi Pizzamiglio, deceduto a 79 anni nella mattinata del 13 marzo presso l’hospice della casa di cura “Ancelle della Carità” dove era ricoverato da qualche tempo. Le esequie sono state presiedute dal vescovo Antonio Napolioni e concelebrate dal vescovo emerito Dante Lafranconi, dal vicario generale don Massimo Calvi e dal parroco di Cristo Re don Giulio Brambilla insieme anche a numerosi altri sacerdoti.

«Oggi celebriamo la Pasqua di don Pierluigi, qui nella chiesa di Cristo Re dell’universo che ha ritmato la sua esistenza, la sua fede e la sua vocazione», ha detto il vescovo nell’omelia. «E don Pierluigi è partito dall’universo, esplorandolo, studiandolo e amandolo – ha proseguito – per poi scorgere la centralità delicata, misteriosa e onnipotente del Signore Gesù, Figlio di Dio, Creatore e Padre».

Un uomo di scienza, insegnante in Italia e nel mondo, un uomo – come lui stesso si definiva – “eccentrico (etimologicamente)”, perché lontano dal centro. «La vita di un prete si può spendere in tanti modi, anche con eccentricità – ha sottolineato mons. Napolioni –, quando è vissuta con uno spirito infantile, curioso, docile, amabile, creativo». «Un prete può servire Dio in mille modi – ha aggiunto –. È stato anche parroco, ma lui ha capito, e la Chiesa ha capito, che aveva altri doni, altre potenzialità».

Il ricordo di un sacerdote la cui vita è stata uno stimolo continuo: «E anche noi abbiamo bisogno di essere risvegliati – ha sottolineato il vescovo Napolioni –, non tanto dal torpore di un corpo che si indebolisce, ma dal torpore dell’anima, che invece rinasce in Cristo e vive la sua pienezza». Ha quindi concluso: «Tutti avremo Dio per padre, Gesù per fratello, tutti avremo la compagnia dell’universo, non più da manipolare con le nostre povere facoltà, ma da abitare con gli angeli e i santi».

Dopo la celebrazione, la salma di don Pierluigi Pizzamiglio è stata trasportata al cimitero di Cremona per la sepoltura.

 

Biografia di don Pierluigi Pizzamiglio

Don Pizzamiglio nasce a Cremona il 26 maggio del 1945. Originario della parrocchia di San Sigismondo, con la famiglia si trasferisce presto nella parrocchia di Cristo Re, dove celebra la sua Prima Messa all’indomani dell’ordinazione sacerdotale del 28 giugno 1969: è il primo sacerdote della giovane comunità sorta nel quartiere Po.

Prete novello, desideroso di iniziare la sua attività pastorale in parrocchia, viene invece inviato dal vescovo Danio Bolognini a Bologna per proseguire gli studi presso la Facoltà di Fisica. Inizia così il proprio ministero sacerdotale a Bologna, e poi a Parma, dove ha modo di frequentare preti e laici di notevole levatura, sia nel Collegio Missionario Internazionale Giovanni XXIII sia nelle parrocchie urbane di S. Croce e di S. Leonardo, soprattutto in località Case Nuove.

Rientrato in diocesi nel 1974, è scelto come vicario proprio della sua Cristo Re, sotto la guida del parroco don Aldo Cozzani.

Insegnante di Matematica per una decina d’anni nel Seminario diocesano, dal 1981 al 1989 è docente di Storia delle Matematiche e Introduzione alla Teologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia. Anni di insegnamento nei quali tanto si spende per dimostrare, anche a studenti e colleghi, che scienza e fede non sono antitetiche. Oltre 300 le sue pubblicazioni e una quindicina i libri.

In questi anni è anche cappellano del Collegio della Beata Vergine e del Movimento Apostolico Ciechi, seguendo poi il Gruppo Missionario a livello diocesano. Qui nasce il lui il desiderio di partire come “Fidei donum”. Su suggerimento del vescovo Enrico Assi, anche a fronte delle partenze di altri confratelli per l’America Latina, la sua attenzione si rivolge all’Asia, favorita anche dalla sua conoscenza della lingua inglese. Così dal 1989 al 1993 è in Bangladesh, con l’incarico di insegnante di Filosofia e Teologia presso il Seminario Nazionale Maggiore e svolgendo nello stesso tempo il suo servizio pastorale a Dhaka, nella parrocchia urbana di S. Cristina dove operava i padri del Pime, il Pontificio Italiano Missioni Estere.

Richiamato in diocesi dal vescovo Giulio Nicolini, riprende l’insegnamento all’Università di Brescia (dal 1994 al 2013), dove dirige la Biblioteca di Storia delle Scienze “C. Viganò” e il Museo scientifico storico-didattico “A. Zammarchi”. Inoltre, per “La Scuola Editrice” è per cinque anni direttore della rivista “Didattica delle Scienze e Informatica nella Scuola”.

Nel frattempo ricopre anche l’incarico di direttore della Sezione Asia-Oceania del CUM (Centro Unitario Missionario) di Verona, che si occupa della preparazione dei “fidei donum” per quei continenti. Per alcuni anni, inoltre, nel periodo di vacanza dell’Università, si reca all’estero per tenere corsi teologici nei Seminari di alcuni Paesi asiatici, come la Cambogia e la Birmania.

Lasciato l’insegnamento si ritira presso la sua parrocchia d’origine, Cristo Re, dove collabora per le necessità pastorali della comunità. Successivamente il trasferimento presso la Fondazione La Pace di via Massarotti, fino al peggiorarsi delle sue condizione che l’hanno costretto a un ricovero in ospedale e al trasferimento in altre strutture.

Matteo Cattaneo
TeleRadio Cremona Cittanova
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