A Casalmaggiore il Grest è per tutti

Al via quest'anno un innovativo progetto di inclusione che coinvolge sette bambini residenti nel Campo Sinti cittadino

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C’è una prima volta per tutto e, all’oratorio di Casalmaggiore, c’è una prima volta anche “per tutti”. È partito il 14 giugno, con l’avvio del Grest 2021 che durerà fino al 9 luglio, il progetto di inclusione destinato a sette bambini residenti presso il Campo Sinti cittadino, che permette loro di partecipare alle proposte formative, ludiche e spirituali che l’oratorio di Santo Stefano fornisce in questa calda estate.

Il progetto, chiamato in origine “Progetto incontro” e nato nel 1998 dalla volontà della professoressa Maria Luisa Chiarini, allora docente presso l’istituto Diotti di Casalmaggiore, si occupa di favorire la partecipazione al tempo scuola e dopo scuola per bambini provenienti da una realtà fragile ma prossima, a cui rivolgere le proprie attenzioni e la propria sensibilità di cittadino e di cristiano. Nel tempo il progetto si è evoluto, fino a promuovere la partecipazione estiva alle attività parrocchiali e, per la prima volta nell’estate 2021, viene svolto presso l’oratorio di Santo Stefano.

A coordinare i lavori un’équipe composta dai sacerdoti, il parroco don Claudio Rubagotti e il vicario don Arrigo Durante, e dall’assistente ad personam Paola Vezzoni, incaricata dai Servizi Sociali del Comune di Casalmaggiore nella gestione di attività a carattere inclusivo, oltre che dall’associazione di volontariato Cittadini Insieme.

I protagonisti di questa bella storia sono Joshua, Maili, Belén, Natan, Joshua, Charlin e Evan, tutti frequentanti la scuola primaria di Casalmaggiore. Figli di quei ragazzi cresciuti dalla professoressa Chiarini tra scuola, casa e ritiri spirituali.

«La nostra realtà cattolica si distingue per l’accoglienza sempre di tutti – dichiara don Arrigo -. Siamo contenti di questa collaborazione che auspichiamo possa diventare l’inizio di un percorso che veda inseriti questi bambini anche in altre attività durante l’anno»

Nel frattempo, in attesa di vedere se a questo seguiranno altre correlazioni, i bambini partecipano con gioia all’intera giornata che si svolge in oratorio dalle 9 alle 17, tra festa, giochi, balli, riflessioni e momenti di preghiera. Ivi compreso il pasto, molto importante per entrare in relazione con i pari.

Davvero un grande inizio che Paola Vezzoni, accompagnata nel suo lavoro da Gaia Lazzarini della coop. Il Cerchio, sintetizza così: «Andiamo avanti insieme. Questi bambini hanno un gran bisogno di andare avanti con gli altri, per combattere la discriminazione di cui la comunità Sinti è stata vittima per tanto tempo».

Sara Pisani
TeleRadio Cremona Cittanova
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