A Caravaggio il pellegrinaggio regionale dei preti anziani e ammalati: «Ci ricordate il valore dell’unità, della comunione e della corresponsabilità»

Nella Messa presieduta da mons. Di Tolve e concelebrata dai vescovi lombardi è stato letto il messaggio di Papa Francesco: "Vi sono vicino e vi ringrazio per la vostra testimonianza di vita. Prego per voi e voi pregate per me”

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«Testimoni di una vita donata a Gesù». Così monsignor Michele Di Tolve, vescovo ausiliare di Roma e rettore del Pontificio Seminario Romano Maggiore, ha definito i preti e i diaconi anziani e malati della Lombardia ospiti giovedì 21 settembre al Santuario di Caravaggio della nona edizione della Giornata regionale loro dedicata. Un vero e proprio pellegrinaggio al Santuario regionale della Lombardia promosso dalla Conferenza episcopale lombarda in sinergia con l’Unitalsi.

Una giornata iniziata poco dopo le 11.30 con la processione con cui i presbiteri – oltre un centinaio – partiti dal Centro di spiritualità del Santuario, hanno raggiunto, recitando il rosario, la basilica per la celebrazione della Messa solenne presieduta dal Di Tolve, milanese la cui elezione all’episcopato era stata comunicata proprio il 26 maggio scorso durante le solenni celebrazioni a Caravaggio. Hanno concelebrato l’Eucaristia anche gli altri vescovi lombardi, riuniti da mercoledì a Caravaggio in occasione della riunione della Conferenza episcopale lombarda. Presente naturalmente il card. Oscar Cantoni e il vescovo Antonio Napolioni, insieme agli altri vescovi lombardi e anche gli emeriti, e tra loro mons. Dante Lafranconi.

Dell’arcivescovo di Milano e metropolita di Lombardia, mons. Mario Delpini, il saluto iniziale. «Vi dico tre parole. La prima è benvenuti. Benvenuti nella gioia di questo incontro, voi che portate oggi qui la vostra storia, il vostro presente ed il vostro futuro». La seconda parola è grazie: «Grazie all’Unitalsi che si fa carico di questo evento che ci unisce come un unico presbiterio». E infine: «La terza è preghiamo. Preghiamo per la pace, per le famiglie, per le vocazioni e per il sinodo della Chiesa universale».

 

Nell’omelia il vescovo Di Tolve ha esordito leggendo un messaggio di papa Francesco: “Cari fratelli – ha scritto il Santo Padre proprio in occasione della Giornata – vi sono vicino e vi ringrazio per la vostra testimonianza di vita. Prego per voi e voi pregate per me”. Per poi fare un riferimento alla ricorrenza odierna, quella di san Matteo apostolo e al famoso dipinto del Caravaggio che ne raffigura la vocazione secondo i canoni e gli intendimenti del celeberrimo artista. «In questo quadro – ha detto il vescovo ausiliare di Roma – lo sguardo di Gesù è fisso sul volto di Matteo. Vuoi proprio me, Signore? Sì. Questa è la verità della nostra vocazione». «Una chiamata – ha quindi sottolineato – che avviene ogni giorno, in ogni età e condizione». Affermando poi: «E voi, carissimi, siete testimoni di questa chiamata; voi che avete attraversato momenti entusiasmanti, ma anche momenti faticosi; voi che ora vedete, ahimè, la deriva della dignità dell’uomo, siete il segno dello sguardo fisso di Gesù». «In questo particolare momento della vita della Chiesa – ha quindi proseguito – ci ricordate il valore dell’unità, della comunione e della corresponsabilità, perché ognuno di noi è chiamato a rappresentare il volto di Cristo». «Tutti assieme – ha detto ancora – invochiamo la custodia e la maternità di Maria, in particolare per i più piccoli, i più fragili ed anche per voi stessi, esempio di dedizione alla Chiesa».

 

Alla fine della Messa, prima della benedizione conclusiva e della preghiera alle speco della Madonna, il saluto di Luciano Pivetti, presidente di Unitalsi Lombardia: «Ci rallegra la presenza di monsignor Di Tolve. È una bella occasione di incontro e di ringraziamento per un prete ambrosiano che ha ricevuto un incarico così importante e di comunione con papa Francesco. Presto ci recheremo in pellegrinaggio nazionale a e vi assicuro un ricordo nella preghiera”.

 

Dopo le parole di Pivetti il celebrante ha voluto aggiungere un breve ringraziamento: «Ai vescovi lombardi e a voi, carissimi diaconi e sacerdoti. Fra di voi c’è chi mi aiutato nella formazione e nel cammino presbiterale. E a tutti coloro che oggi non sono qui giunga il nostro affetto, la nostra stima e la benedizione del Signore».

 

I vescovi lombardi a Sotto il Monte e Concesio

Luca Maestri
TeleRadio Cremona Cittanova
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