La tranquilla Basilea, terra di confine e di incontro tra tre nazioni nel cuore dell’Europa, ha accolto l’Incontro dei giovani del vecchio continente convocati dalla Comunità ecumenica di Taizé, che si concluderà il primo giorno del nuovo anno. Decine di migliaia, provenienti dalle diverse Chiese e confessioni cristiane, hanno trovato in terra elvetica l’abbraccio di parrocchie, famiglie e istituzioni, con la proverbiale semplicità che caratterizza ogni raduno, a Taizé come nelle grandi città.
L’intenso programma di ogni giorno prevede la preghiera del mattino presso le parrocchie di ogni confessione che si sono mobilitate, cui segue la colazione nelle diverse strutture ospitanti. Alle 13 l’appuntamento in una delle chiese del centro storico per la preghiera (nella gioia degli adulti e anziani della città impressionati dall’invasione ordinata e raccolta di tanti giovani come forse non vedevano da tempo…), e l’intervento di uno dei Frères che suggerisce la meditazione, poi tradotta in tutte le maggiori lingue presenti. Nel pomeriggio, oltre al tempo per visitare la splendida città di Basilea, numerosi e qualificati workshops radunano i giovani su temi culturali, legati a problematiche sociali e politiche, o al confronto tra fede e pensiero moderno.
Alle 19 tutti i partecipanti si spostano in periferia (con la straordinaria precisione svizzera dei trasporti urbani) allo stadio coperto Sankt Jacob per la preghiera della sera, cui partecipa anche il priore di Taizé frère Alois. Nel pomeriggio del 31 sono previsti gli incontri nazionali, cui seguirà la veglia in attesa del nuovo anno. E, naturalmente, la festa che in questi giorni mette le radici più profonde nell’amicizia condivisa.
Una splendida occasione per allargare lo sguardo a ciò che sta maturando oltre i confini e le divisioni religiose, partecipando alla costruzione di un destino comune per l’Europa un tempo cristiana. Una proposta che anche in Diocesi di Cremona potrebbe essere per i giovani davvero alternativa e accattivante nei prossimi anni.