Due giorni di workshop per guardare ai nuovi scenari della catechesi

Oltre 120 catechisti e diversi sacerdoti hanno preso parte il 13 e il 14 settembre a Cremona alla proposta di formazione diocesana promossa dall'Ufficio catechesi

image_pdfimage_print

 

La postura missionaria dell’iniziazione cristiana, il modo con cui la comunità ecclesiale tesse relazioni con ragazzi e famiglie che spesso si affacciano alla catechesi da anni di lontananza, è stato il grande filo conduttore del workshop per i catechisti della diocesi che sabato 13 e domenica 14 settembre, in due turni, si è svolto a Cremona, presso la arrocchia della Beata Vergine di Caravaggio. Un tema sul quale l’équipe diocesana dell’Ufficio catechesi ha riflettuto e si è interrogata a lungo e sul quale intende tornare anche con qualche strumento per le comunità.

Più di 120 catechisti con diversi presbiteri si sono confrontati, nello stile dialogico del workshop che alterna momenti frontali a dinamiche di gruppo, sui nuovi scenari della fede, che chiedono di essere guardati con occhi nuovi e abitati con il giusto stile. Di qui la necessità di riconoscere con chiarezza il modello di parrocchia che si abita e nel quale si opera perché questo – consapevolmente o meno – filtra il contatto con la realtà e spinge verso precise scelte. Questo lavoro, a tratti impegnativo, è stato condotto però a partire dallo sguardo evangelico, ricco di speranza del campo che germoglia e cresce.

A sostenere questo sguardo ha contribuito l’ascolto di alcuni momenti del Convegno regionale del settembre 2024 che con il suo titolo provocatorio – “Coltivare il giardino o seminare il campo?” – ha mantenuto sempre aperta la questione. Le tovaglie di carta dei tavoli si sono allora trasformate di volta in volta in giardino e in campo accogliendo intuizioni, pratiche e riflessioni dei partecipanti.

La consapevolezza di dover “convertire” alcune posture ha preparato i partecipanti all’ascolto dell’esperienza di due comunità della diocesi di Mantova in cui sono attivi dei gruppi di catechesi in famiglia. Con diverse accentuazioni e una gradualità di coinvolgimento dei genitori, le esperienze hanno consegnato alcuni criteri preziosi per ripensare alla catechesi anche in diocesi di Cremona (a titolo di esempio il piccolo gruppo, la proposta semi strutturata, la casa come ambiente, la forte indole esperienziale degli incontri).

I presenti hanno portato con sé una spiga come ricordo dell’evento, ma anche diverse domande e qualche inquietudine: segno di una formazione che ha toccato nel profondo i catechisti e ha scaldato i loro cuori.

TeleRadio Cremona Cittanova
condividi su