Ponti fra popoli e culture grazie alla musica a giugno in Cattedrale

Nelle domeniche dal 1° al 22 giugno (alle 16.30) la tradizione strumentale occidentale si fonde con echi di tradizioni diverse, alternata da stralci dei documenti di Papa Francesco

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In occasione dell’anno giubilare la Cattedrale di Cremona propone nelle domeniche dal 1° al 22 giugno (alle 16.30 con ingresso libero) una rassegna musicale che intende offrire un contributo rispetto alle tematiche più attuali di questo tempo. “Ponti fra popoli e culture” è il titolo scelto per la rassegna, in sintonia le prime sollecitazioni offerte da Papa Leone XIV.

Sarà messa centro l’idea che tutti, indistintamente, dobbiamo “affermare i valori del rispetto reciproco, della solidarietà e della pace. La vita di ogni essere umano è sacra [….]  Abbiamo un grande spazio di azione in cui sentirci uniti al servizio dei  fondamentali valori morali. La dignità della vita umana e la difesa dei diritti che da tale dignità scaturiscono devono costituire lo scopo di ogni progetto sociale e  di ogni sforzo posto in essere per attuarlo […] Solo sul riconoscimento della  centralità della persona si può trovare una comune base di intesa, superando  eventuali contrapposizioni culturali e neutralizzando la forza dirompente delle ideologie”. (Benedetto XVI, Colonia, Giornata mondiale della gioventù, agosto 2005).  

Papa Francesco ha fortemente intensificato l’impegno della Chiesa nella ricerca dell’incontro e del dialogo tra popoli e culture. In particolare nell’Enciclica “Fratelli tutti” e nella sottoscrizione del “Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune”. Stralci di questi documenti saranno letti nei quattro appuntamenti della rassegna da attrici e attori della “Compagnia dei piccoli”.  

Musicalmente si è voluto mettere in parallelo la grande tradizione strumentale occidentale con echi di altri mondi e tradizioni diverse, per un confronto, una sperimentazione, un inizio, nel nome della concordia di espressione dell’anima artistica. Così musicisti, provenienti da zone che in questo momento sono particolarmente oggetto di tensioni internazionali, proporranno brani con inflessioni e accenti del tutto diversi da quelli usuali, sovrapponendo ritmi e colori distanti ma nello stesso tempo componibili.  

Fady Jeanbart, giovane baritono proveniente dal Libano farà sentire un  repertorio sacro scritto alla maniera occidentale, ma intessuto di sensibilità araba. Il sitarista indiano Kalyaniit Das e il flautista Nicolò Melocchi proporranno una inedita sonorità per una meditazione improvvisata in cui i colori e la potenza del Grande Organo Mascioni della Cattedrale di Cremona si mescoleranno alle antiche suggestioni indù. La giovanissima flautista Anita Haschemi Sadat, proveniente dall’Iran, si unirà a due  promettenti cultori di musica antica, Luciano Carbone ed Eleonora Mingardi, per un dialogo giocoso fra brani barocchi e melodie etniche. La soprano Tetiana Petriv, proveniente dall’Ucraina, farà sentire la grande musica belcantistica che dall’est guarda all’Europa.  

 

Programma della rassegna “Ponti fra popoli e culture” 

Domenica 1 giugno – ore 16.30
Fady Jeanbart (Libano), baritono
Marco Brunelli, organo
Musiche di Houwazal, Poulenc, Zeidan  

Domenica 8 giugno – ore 16.30
Kalyanjit Das (India), sitar
Nicolò Melocchi, flauto bansuri
Fausto Caporali, organo
“Dialogues for Peace”  

Domenica 15 giugno – ore 16.30
Anita Haschemi Sadat (Iran), flauto a becco
Eleonora Mingardi, soprano
Luciano Carbone, organo
Musiche di Haendel, Cazzati, musica etnica  

Domenica 22 giugno – ore 16.30
Tetiana Petriv (Ucraina), soprano
Alberto Pozzaglio, organo
Musiche di Verdi, Stradella, Cherubini, Lysenco 

TeleRadio Cremona Cittanova
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