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Venerdì 9 maggio, in una bella mattinata di sole e a poche ore dall’elezione di Papa Leone XIV, cinquecento bambini delle scuole dell’infanzia di Cremona hanno invaso prima piazza del Comune e poi la Cattedrale con i loro colori, tanta emozione e la voglia di essere protagonisti di un momento di gioia e di fratellanza, iniziato con un grande abbraccio collettivo e culminato con l’attraversamento di una speciale porta santa realizzata proprio da loro.
L’occasione è stata il Giubileo dei bambini promosso dalla sezione cremonese della Fism, la Federazione italiana scuole materne, e a cui hanno aderito le scuole paritarie Maria Immacolata, Sant’Abbondio, Sacra Famiglia, Sacro Cuore e la Cooperativa Cittanova (Sant’Angelo e Castelverde) e quattro scuole comunali della città (Agazzi e Aporti, Castello e San Giorgio), portando in questa giornata il frutto di un lavoro di preparazione iniziato in classe nei mesi scorsi.
All’arrivo in piazza i gruppi di bambini mostravano con orgoglio la conchiglia di cartone con il proprio nome, ideata, disegnata, colorata e ritagliata per accompagnarli in questo piccolo ma significativo cammino. Insieme a loro le proprie maestre, alcune delle quali vestite da pellegrine, con il tipico bastone e tanto entusiasmo.
«Che belli che siete! I gialli, gli arancioni, quelli con i con le conchiglie azzurre, con le conchiglie arcobaleno, con le conchiglie bianche, con la croce di Santiago. E poi ho visto dei pellegrini grandi. Entrate, venite qui davanti!», ha esortato il vescovo Antonio Napolioni dopo il suono del corno che, richiamando l’antica origine del Giubileo, ha sollecitato i gruppi a entrare in Cattedrale. «Facciamo un applauso alle maestre, agli insegnanti, ai bambini, ai genitori, alla Fism. Siamo tutti qui, felici, perché c’è una grande gioia che si chiama Giubileo», ha proseguito il vescovo, illustrandone brevemente la storia e il significato. Monsignor Napolioni ha poi spiegato il senso della chiamata in Cattedrale, pensata per far vivere alle bambine e ai bambini delle scuole per l’infanzia la grande esperienza giubilare. «Attraverso un’occasione concreta – ha sottolineato Sergio Canevari, referente della Fism della provincia di Cremona – che li aiutasse a comprendere davvero che cosa è il Giubileo e il significato del cammino e dell’attraversamento della Porta Santa».
Ed è stata proprio questa la sorpresa più bella che attendeva la folla di piccoli pellegrini in Duomo: una grande porta realizzata con scatoloni di cartone dipinti come blocchi di marmo e illustrati proprio dai bimbi, con la figura di Gesù sopra l’architrave, finalmente montata e pronta per essere attraversata.
Prima di attraversare tutti insieme quella porta, tra canti e sorrisi soddisfatti, Napolioni ha richiamato l’importanza di questa giornata anche per il nuovo Papa, Leone XIV, «che non è il Re Leone – ha scherzato il vescovo –. Il Papa ha scelto di chiamarsi così perché nella storia tanti altri papi, prima di lui, si sono chiamati Leone. Il primo riuscì a salvare Roma da Attila che la voleva distruggere. Leone lo fermò, perché era un uomo pieno di fede e con quella fede ebbe il coraggio necessario per difendere la comunità».
Il vescovo ha poi spiegato ai ragazzi il proprio ruolo: «Chi sono io? Scusatemi, non mi sono presentato, ma vedete che sono vestito in modo un po’ strano. Io sono il vescovo Antonio, il vescovo di Cremona. Il Papa è il vescovo di Roma. Ogni chiesa, ogni città, ogni popolo di Dio, riunito nelle varie parti del mondo, ha un vescovo, che è il successore degli Apostoli. Io a Cremona sono il vescovo numero 85, mentre Papa Leone è il numero 267».
Napolioni ha poi auspicato che questo Papa possa accompagnare la crescita e l’adolescenza delle bambine e dei bambini presenti in Duomo, come farebbe un nonno e con il bellissimo ricordo di una mattinata di sole in Cattedrale nel primo giorno del suo pontificato.
Dopo il passaggio dei gruppi attraverso la porta santa realizzata dai bambini e un breve momento di preghiera, la Cattedrale si è illuminata del canto dei bimbi insieme al vescovo, che li ha infine congedati con affetto.
Non è mancato neppure un saluto da parte dell’assessora del Comune di Cremona con delega all’istruzione, Roberta Mozzi, che ha ringraziato organizzatori, scuole e bambini per il loro impegno ed entusiasmo.