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Nutrire la fede dei giovani: le prime schede dal catechismo “Docat”

Ecco, come annunciato, le prime schede tratte dal sussidio “Docat”, che vanno ad arricchire il già ricco repertorio messo a suo tempo a disposizione sul presente sito (http://www.vocazionicremona.it/2018/09/21/centro-diocesano-vocazioni-la-proposta-di-questanno/).

1 – Il mondo a gloria di Dio_PDF-ilovepdf-compressed

2 – Dio si nasconde o si rivela_PDF-ilovepdf-compressed

3 – Il comandamento dell’amore_PDF-compressed

4 – Il disegno di Dio_PDF-compressed

5 – L’amore (da importanti documenti della Chiesa)_PDF-min

CDV, il convegno nazionale ad Assisi

E’ stato organizzato in grande stile il convegno nazionale dei direttori di CDV, dal titolo “Una Chiesa amica e prossima”, che ha avuto luogo ad Assisi tra il 5 ed il 7 settembre presso l’hotel Domus Pacis, a due passi dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli. Ecco qualche immagine della location, qualche appunto di don Davide e una piccola parte del materiale fornito ai partecipanti

Incontro Nazionale Direttori1

Famiglie voc-compressed

              

Don Michele Falabretti, pastorale giovanile vocazionale

 

Molti sinodi passati, più che le persone, avevano messo al centro questioni teologiche. Oggi, invece, è più spontaneo mettere al centro le persone.

Quando ci troviamo davanti al sinodo dei giovani, la domanda è come trasmettere il Vangelo alle nuove generazioni. E’ una esigenza che la chiesa percepisce nei confronti degli uomini del nostro tempo.

Se tale questione arriva perché i vescovi percepiscono l’urgenza, evidentemente è condivisa in tutto il mondo.

Fede e discernimento vocazionale. C’è una questione pastorale, che è quella educativa, dell’educazione cristiana.

C’è una fatica educativa, che c’è sempre stata, ma che oggi è percepita a livelli mai visti. I nostri confratelli non sempre considerano l’istanza educativa come istanza pastorale. Se si dice che si occupa dei giovani solo chi ha capacità e passione, non ci si dedica all’educazione.

L’instrumentum laboris dice che l’educazione è un tema trasversale.

La vocazione come scelta di vita può essere l’elemento trasversale dell’educazione cristiana.

Il nostro tempo è molto segnato dall’individualismo. Secolarizzazione e individualismo.

Si vede come l’origine dei mali di questo tempo il fatto che l’uomo si sia allontanato da Dio. L’individualismo tocca tutti, anche i consacrati, che sono un po’ più al riparo dalla secolarizzazione.

Se la fede con mi viene proposta come piace a me, posso attaccare tutti, anche il papa.

In questo clima di individualismo non potremo mai parlare di vocazione e non potremo mai prendere la dimensione vocazionale come trasversale alla vita, perché la vocazione, innanzitutto, è riconoscere che la vita non comincia da me.

Una pastorale giovanile vocazionale deve fare i conti col fatto che siamo noi ad aver perso un po’ la bussola su come accompagnare i ragazzi e col fatto che non dobbiamo attaccarci ad un unico modo di presentare la fede.

La pastorale vocazionale si gioca nelle relazioni. Avere a che fare con le persone che stanno accanto. Se non vedo la tua carità, non posso credere al Vangelo che cerchi di propinarmi. La mia crescita va insieme a quella degli altri.

Dobbiamo tornare a essere tutti discepoli, rispettosi della Chiesa e innamorati della parola di Dio.

3 istanze importanti alla vigilia del sinodo.

  • Il discernimento. C’è una fatica enorme a chiedere agli adulti di fare discernimento. Usciamo a raggiungere riusciamo a fare delle belle cose. IL giovane è anche disponibile a lavorare su se stesso. Non si trova la stessa disponibilità negli adulti. Ma anche in noi preti. Non siamo mai alla ricerca delle ragioni, dei meccanismi, della profondità delle cose. Siamo più alla ricerca di colpevoli a cui addossare le colpe degli insuccessi. Nel pensiero alla morte di Paolo VI, egli chiede alla Chiesa di conoscere, studiare il mondo per poterlo amare.
  • L’ascolto. L’esperienza di questa estate ci dice che i giovani ascoltano chi li ascolta. La disposizione all’ascolto non è da dare per scontata. L’ascolto vero non è solo sapere cosa dicono, ma comprendere i meccanismi del loro modi di sentire, di amare, di aver paura. Io a Facebook o Instagram, ma quali sono le conseguenze dell’uso di queste cose nella loro vita. Dei pellegrinaggi hanno costretto adulti a mettersi insieme, ma soprattutto adulti e ragazzi hanno camminato insieme. Un padre ha deciso che, per recuperare il rapporto con suo figlio, ha deciso di andare a camminare con lui. Questo gesto aprirà spazi di ascolto e confronto che renderanno le parole dell’adulto più credibili. Bisogna anche essere disposti a sentire cose poco piacevoli.
  • Le competenze e le specificità. Chi deve fare che cosa? La vocazione è una scelta di vita. Poi c’ la vocazione alla vita consacrata, al matrimonio ecc. la cura delle vocazioni di speciale consacrazione non è qualcosa da dover camuffare in un calderone generico. Dobbiamo riconoscere che la pastorale giovanile vocazionale non coincide esattamente con la pastorale delle speciali consacrazioni. Se mi prendo cura dei giovani, lo faccio perché possano trovare il modo più bello di vivere, la vita cristiana.

Don Michele risponde alle domande.

Come collaborare tra pastorale giovanile e vocazionale? In Italia abbiamo situazioni diverse, non c’è una risposta omogenea. Bisogna partire dal vissuto e dalla storia della diocesi. Bisogna arrivare ai formatori dei giovani. Occorre iniziare a lavorare insieme. Parlarsi, rendersi disponibili alle richieste, cercare sinergie… Il gioco più intelligente riesce sia a mettere insieme, sia a rispettare le specificità. La pastorale integrata non è quella in cui tutti fanno la stessa cosa, ma in cui si condividono le competenze e si mantengono le specificità. Ci sono insiemi che si sovrappongono parzialmente. La tensione vocazionale della pastorale giovanile è unica. Ma gli ambiti operativi possono diversificarsi. Per molte forme e di vita non c’è bisogno di una particolare proposta, ma per quelle di consacrazione particolare sì. Ci sono sempre personaggi che ci hanno ispirato.

Come passare dalla pastorale degli eventi ad un nuovo tipo? La generazione di oggi non si lascia radunare per essere istruita. Se facciamo delle cose insieme, allora ti ascolto, allora se ne può parlare. Questa estate, diverso è stato fare solo l’incontro finale o camminare insieme. Camminare insieme crea relazioni. Occorre tornare a tessere relazioni.

L’adulto nella relazione educativa è un tema strategico.

Pregare… Come? Qualche scheda per orientarci

Il catechismo per i giovani “Youcat” fornisce utili indicazioni anche sulla preghiera. Ecco altre 4 schede, che completano il primo ciclo di materiale catechistico messo a disposizione su questo sito, che ci aiuteranno a pregare meglio.

La preghiera e le sue modalità_PDF-ilovepdf-compressed La preghiera vista dal di dentro_PDF.compressed Pregare col Padre Nostro_PDF-ilovepdf-compressed Preghiera un pianeta a parte_PDF.compressed

Proviamo a nutrire vocazione e fede: le prime tre schede

Sentirsi attratti da Dio e credere in Lui implica un desiderio di conoscerlo e la messa in atto di qualcosa di concreto, in modo da sapere chi è Dio, cosa dice e come si rivela anche attraverso i pronunciamenti della Sua Chiesa.

Detto diversamente, ad amare meglio Dio ci aiuta anche il Catechismo. Per chi desidera una panoramica completa sulla fede, il riferimento “ufficiale” e più completo rimane il Catechismo della Chiesa Cattolica. Per chi desiderasse una versione più agile e compatta, esiste il Compendio.

I giovani, in particolare, come è recentemente emerso dal nostro Sinodo diocesano che li ha visti protagonisti, appaiono al tempo stesso desiderosi di conoscere, ma alquanto disorientati riguardo ai contenuti stessi della fede. Proprio per venire incontro a simili esigenze, sono stati recentemente redatti due sussidi, forse non ancora sufficientemente conosciuti e diffusi,  di facile lettura, redatti con uno stile dinamico, ma senza rinunciare al rigore ed alla completezza: si tratta di “Youcat” (sulla fede) e “Docat” (sull’agire morale). Nella loro versione cartacea sono, rispettivamente, di colore giallo e azzurro e li si trova nelle librerie religiose.

Proprio da questi due libri, di sicuro valore, vorremmo attingere a piene mani nel proporre alcune schede destinate appunto ai giovani (ma non solo): si possono utilizzare durante incontri di catechismo, o per l’approfondimento personale. Una prima serie di venti schede proporrà la maggior parte dei contenuti del catechismo “Youcat”. Più avanti, cercheremo di “sminuzzare” anche “Docat”.

Iniziamo ora con la prime tre schede, tratte da “Youcat”, riguardanti le grandi domande dell’uomo, la Rivelazione di Dio e la risposta dell’uomo.

1 – L’uomo alla ricerca di Dio tra grandi domande_PDF.compressed

2 – Dio si manifesta venendo incontro agli uomini_PDF.compressed

3 – La risposta dell’uomo a Dio – La fede_PDF-min

Vocazioni e web: cosa bolle in pentola?

Le vocazioni….. Tutti sappiamo che sono opera di Dio. Sappiamo anche che lo Spirito Santo, nel suscitarle, fa largo uso di creatività. La vocazione, se proprio volessimo studiarla, ricadrebbe nel terreno di indagine dell’arte, più che in quello della scienza.

Nonostante questa riluttanza, da parte della vocazione,  ad essere “catturata”, noi dell’équipe del CDV, con molta umiltà, in questo sito web stiamo cercando di fare del nostro meglio non tanto per “rinchiudere” il fenomeno vocazione in schemi fissi e rassicuranti, quanto, piuttosto, per fornirgli un po’ di humus, un po’ di nutrimento, che gli permetta di svilupparsi, senza limitare la sua componente creativa e preparandole al contempo un habitat favorevole.

In questa direzione vanno anche gli ultimi contributi, apparsi nei post più recenti: un sussidio sulla preghiera, una vasta raccolta di video sulla fede, una panoramica di ciò che la Rete ha di meglio da offrire in merito alla Chiamata con la “C” maiuscola….

Ma, come ci piace pensare (e come recita anche il titolo di un sussidio per adolescenti, di prossima uscita nella nostra diocesi), il meglio deve ancora venire.

Negli incontri con i gruppi parrocchiali di catechismo giovani (ma anche nell’ambito del Sinodo Giovani Diocesano appena concluso), insieme ad una grande voglia di mettersi in gioco, si respira anche un grande disorientamento. L’impressione generale è che, sì, è giusto confrontarsi, ma c’è anche un gran bisogno di punti fermi. Non a caso, fra gli argomenti toccati dal Sinodo, quello su cui tutti, molto onestamente, si sono detti meno “ferrati” è proprio la fede.

Non c’è né da stupirsi, né da scandalizzarsi. C’è, semplicemente, da lavorarci sopra.

Per questo, prossimamente, nel presente sito web compariranno una serie di schede utilizzabili nei vari incontri (non alternative, ma complementari a quelle che usciranno a breve nell’ambito della Pastorale Giovanile Diocesana) che attingeranno a piene mani dai due catechismi “ufficiali” attualmente destinati ai giovani, “Youcat” (sulla fede) e “Docat” (sulla condotta morale), proprio nell’intento di presentare il pensiero della Chiesa come punto di partenza: eventualmente da discutere, magari anche contestare, ma in ogni caso come riferimento sicuro e costruttivo.

Cosa c’entra tutto questo con la vocazione? Moltissimo. Non necessariamente con la vocazione al sacerdozio o alla vita consacrata, ma certamente con la chiamata ad essere buoni cristiani. E, specialmente in questi tempi, non mi pare cosa da poco.

Grazie in anticipo a tutti coloro che vorranno partecipare a questo cammino e, magari, inviare contributi costruttivi.

Don Davide

La palestra della preghiera: mettiamoci in forma.

Caro /a giovane,

ciò che ti propongo, con questo breve scritto, può essere paragonato a quelle “app” sul telefono che servono a mantenersi in forma. Non so se ci hai fatto caso: ce ne sono per gli addominali, per le gambe, le braccia, per tutto il corpo….

Questa, per mantenere il paragone di prima, può essere considerata una applicazione “per tutto il corpo”, dunque di tipo generalistico. Serve appunto a raggiungere, spiritualmente parlando, un certo tono globale, per permettere, in un secondo momento, di scegliere con maggior sicurezza quali sono le “specialità” su cui concentrarsi.

Cercheremo, nelle quattro settimane in cui si articola l’allenamento, di rispettare il criterio della gradualità, per garantire un progresso costante, non scoraggiare con carichi eccessivi e permettere di sedimentare poco alla volta i risultati raggiunti.

Un’avvertenza finale: questa “app” potrà risultare più o meno riuscita, ma lo scopo che si prefigge è il più alto di tutti: stare sani nella parte più invisibile, ma più importante, che abbiamo: l’anima. Quindi, è un programma che può essere criticato, ma che merita almeno di essere preso in considerazione.

Se avrai la pazienza di sperimentare un po’ le piccole indicazioni qui contenute, potrai anche darci utili suggerimenti per migliorarle. Allo potremo anche davvero dire di esserci un po’ allenati insieme nella fede.

Buona “applicazione”!

Don Davide

 

 

P.S.: Prima di iniziare, solo alcune note metodologiche. Come in un programma di allenamento che si rispetti, in ogni giornata la proposta è scandita in tre momenti: 1) la scelta dell’”attrezzo giusto” con cui allenarci (Parola di Dio), 2) una breve spiegazione sul suo funzionamento (riflessione) e, infine, 3) il suo concreto utilizzo (fitness dell’anima). La scelta dei brani biblici ricade quasi sempre sui Vangeli, per poter contare su di una conoscenza più diretta da parte dell’utente medio, a parte qualche caso in cui vengono suggeriti i salmi, che sono sempre un approdo sicuro in materia di preghiera. Nel giorno della domenica, il rimando è sempre alla liturgia del giorno, che è giusto abbia la precedenza su qualunque altro tipo di spunto. Il “programma” è strutturato in 4 fasi – settimane, che si propongono di obbedire ad un criterio di gradualità. La prima settimana si concentra sulle motivazioni e le principali domande inerenti la preghiera; la seconda, maggiormente sul “metodo” o le “tecniche” dell’orazione; La terza, sulla preghiera fatta a livello “maturo”, ispirandosi sia al “Padre Nostro”, sia a brani biblici che lo esemplificano; la quarta costituisce una sorta di “livello avanzato”, sotto la guida dello Spirito Santo, che infatti è chiamato in causa attraverso la prospettiva dei suoi sette doni.

Sussidio preghiera CDV_PDF.compressed

Un’opportunità per i giovani dalle Figlie dell’Oratorio

Riportiamo i dettagli di un’occasione preziosa offerta ai giovani da parte delle suore Figlie dell’Oratorio (http://www.figliedelloratorio.it/notizie/ponte-spirituale-giovani-29-aprile-1-maggio-2018/)

Clicca sulla locandina per ingrandirla.

Sei un giovane tra i 18 e i 35 anni?

Hai voglia di passare il “ponte del primo maggio” con noi?

Ti proponiamo un “ponte spirituale” dal titolo “Con Maria… la danza del cuore“. Ci lasceremo guidare dalla figura di Maria per cantare con lei il nostro Magnificat!

Ti aspettiamo il 29 aprile entro le 11.30 nella nostra casa di spiritualità “Villa Immacolata”, via per Nasca 5, 21010 Ronchiano di Castelveccana (VA).

Porta con te la Bibbia, un blocco per gli appunti, asciugamani, lenzuola o sacco a pelo… ma soprattutto tanta voglia di metterti in gioco!!

Per la permanenza presso la casa (dal pranzo del 29 aprile al pranzo del primo maggio) l’offerta è libera.

Iscriviti entro il 22 aprile contattando sr Rita (3296587511) o sr Daniela (3315492724 – daniela.sanguigni@libero.it)

Se vuoi, invita i tuoi amici! Grazie!

Vi aspettiamo numerosi! 

Sinodo Giovani, la terza assemblea mette a tema il futuro

E’ stato il tema del futuro, più specificamente sotto l’aspetto della vocazione, a connotare la terza assemblea del Sinodo Giovani che ha avuto luogo a Rivolta d’Adda nel pomeriggio di domenica 11 marzo. Si è trattato ancora una volta di un’intensa occasione per dibattere sulle domande proposte dallo strumento di lavoro, prima nei gruppi, poi in plenaria. Il dibattito comincia ad essere più “caldo”, con le prime divergenze su alcune proposizioni e la richiesta, giunta da più voci, di una maggiore concretezza nel formulare proposte.

Sinodo giovani, a Soresina si parla di affettività

Molto intenso e partecipato è stato anche il secondo incontro del Sinodo Giovani, che si è tenuto a Soresina nel pomeriggio di domenica 18 febbraio. Il tema in calendario, l’affettività, è stato trattato, prima nei gruppi di lavoro, poi in assemblea plenaria, con spirito di serietà, ricerca di verità, desiderio di confronto. Ecco qualche immagine dei lavori.