Vita fraterna e autorità, il Vescovo a Lenno per la formazione per le responsabili delle comunità delle suore Adoratrici

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Nella giornata di venerdì 17 novembre il vescovo Antonio Napolioni è intervenuto a Lenno in occasione delle giornate di formazione (16-19 novembre) promosse dall’Istituto delle Suore Adoratrici del SS. Sacramento di Rivolta d’Adda per tutte le responsabili delle comunità delle Adoratrici in Italia e nel mondo.

Il tema del corso, guidato da don Marco Greca, sacerdote guanelliano, ruota attorno a “Vita fraterna e autorità” per porre all’attenzione un aspetto così essenziale come il servizio del guidare e animare le comunità.

Presenti nella casa delle Adoratrici di Lenno le superiore delle comunità italiane, camerunensi e senegalesi. Seguono invece online le responsabili delle comunità congolesi e dell’Argentina.

Rispondendo alle domande poste dalle suore, il vescovo Antonio Napolioni, ri ritorno dell’assemblea Cei di Assisi, ha condiviso il cammino della Chiesa italiana: una Chiesa che non vuole correre, perché «non si tratta di moltiplicare i programmi ma di camminare insieme, con tutto il popolo, anche se questo vuol dire rallentare il passo».

Sempre parlando dello stile nuovo di Chiesa che sta nascendo, mons. Napolioni ha evidenziato la necessità di puntare sulla «pastorale dei sentimenti» che oggi più che mai va affiancata alla pastorale dei progetti. È la relazione con Dio e con le persone al cuore delle attività ecclesiali, il bisogno di dialogare, di ascoltarsi, di conversare nello Spirito e nella verità.

In questa logica, alla domanda su come lui ha vissuto e vive il suo essere posto in autorità, il vescovo ha aperto il cuore per raccontare come, da quando aveva 13 anni ed era capo-squadriglia nel mondo degli scout, fino ad oggi in cui è a guida della Chiesa che è in Cremona, ha dovuto crescere «nell’imparare a servire la libertà di ogni fratello», nel continuo confronto tra il desiderare il bene per l’altro e accettare che spesso questo bene strida con la libertà altrui. «E allora – ha ripetuto il vescovo – in campo educativo non comandi niente, ti metti in fianco, e crescendo in autorevolezza ti fai compagno di strada di coloro che ti sono affidati».

Ancora monsignor Napoleoni ha evidenziato la necessità di vigilare sulle tentazioni che ogni padre o madre può vivere verso i figli, naturali o spirituali che siano, nella continua ricerca dell’equilibrio «tra ruolo e persona, per evitare che il primo schiacci la seconda è che la persona usi il suo ruolo per se stessa».

La mattinata è continuata con la celebrazione insieme della Messa, durante la quale il Vescovo a ribadito l’esigenza evangelica di essere vivi e capaci di generare vita. Questo, in sintesi, il compito di ogni responsabile a cui è affidata una comunità.

TeleRadio Cremona Cittanova
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