Veglie missionarie/2 – A Caravaggio nel ricordo di don Francesco Nisoli

Nell'occasione è stato presentato il libro "La vita, un dono infinito. Un cammino a spirale”, con gli scritti del sacerdote brignanese che per quasi 30 anni è stato "fidei dunum" in Brasile

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In preghiera nel ricordo di don Francesco Nisoli, il sacerdote brignanese, a lungo “fidei donum” in Brasile, morto nel marzo scorso all’età di 71 anni a causa del Covid-19. L’occasione è stata la veglia missionaria che la zona pastorale 1 ha vissuto nella serata di sabato 17 ottobre nella basilica del Santuario di Santa Maria del Fonte, a Caravaggio.

Il momento di preghiera è stato animato dalla parrocchia di Caravaggio, che ha adattato la bozza di veglia proposta (intitolata “Eccomi, manda a me”) inserendo due brani del diario spirituale di don Francesco, in riferimento il primo alla sua vocazione, il secondo a un altro passaggio fondamentale della sua vita, vale a dire l’essersi consegnato totalmente al mistero trinitario.

Nato a Brignano Gera d’Adda l’11 febbraio 1949 e ordinato prete il 22 giugno 1974, don Nisoli è stato sacerdote “fidei donum” in Brasile dal 1989 sino alla fine di marzo del 2017, quando è tornato definitivamente in diocesi ed è stato assegnato alla parrocchia di Caravaggio, dove curava in particolare l’area del sociale (Caritas, Gruppo missionario, Acli).

Quanto letto durante la serata da Federica Cavalli e Giambattista Mezzanotte, due attori scelti appositamente per valorizzare i testi scelti per l’occasione, non è che una parte degli scritti del presbitero bergamasco che don Pierluigi Vei (anch’egli sacerdote “fidei donum” in Brasile fino al 2015) e il parroco di Caravaggio mons. Angelo Lanzeni hanno deciso nei mesi scorsi di trasformare in un libro intitolato “La vita, un dono infinito. Un cammino a spirale”.

Il brano proposto da Giambattista Mezzanotte

Il brano proposto da Federica Cavalli

Un volume di quasi duecento pagine, corredato anche da fotografie, che è stato presentato nel corso della serata dallo stesso don Vei. «Don Francesco – ha raccontato il sacerdote – ha realizzato la parte più consistente del manoscritto nel 2014, a 65 anni d’età, a 40 anni dalla sua ordinazione sacerdotale e a 25 dal suo arrivo in Brasile, direttamente in portoghese, pensando quindi a destinatari brasiliani. Non è un diario vero e proprio, un libro autobiografico o una storia di vita missionaria farcita di aneddoti impressioni e commenti. Anche se vi si ritrova un po’ di tutto questo, si tratta di una riflessione a ritroso, di una rilettura della sua storia personale alla luce di un evento che la riempie di senso: un’estasi trinitaria che ha come trampolino materiale l’affresco della parete di fondo della cappella dove lui si ritirava a pregare».

Presentazione del libro da parte di don Pierluigi Vei

Il libro è edito dalla parrocchia di Caravaggio in collaborazione con la fondazione “Don Pidrì e Don Pierino” (emanazione della parrocchia stessa) e la Bcc-Cassa Rurale di Caravaggio, Adda e Cremasco). Don Lanzeni, Angelo Agazzi ed Ezio Zibetti hanno curato la redazione, Antonio Solivari si è occupato della realizzazione grafica e don Vei della traduzione in italiano mentre la stampa è stata affidata al Laboratorio Grafico di Pagazzano.

“Il suo diario spirituale – scrive monsignor Lanzenzi nella prefazione del libro – ci rivela e ci descrive don Francesco, uomo e prete, in tutta la sua inaspettata e sorprendente verità. Una testimonianza senza tempo che lo consegna alla nostra memoria, oltre la morte che lo ha raggiunto silenziosa e nascosta come la sua vita. Un ultimo dono, il più prezioso, come seme fecondo di vita pronto a mettere nuove radici. Sono contento che la nostra comunità parrocchiale di Caravaggio, sua ultima destinazione, con questa nuova pubblicazione, renda il giusto omaggio ad un sacerdote che ha fatto della sua vita un dono per tutti, con lo stile sereno e gioioso di un fratello e di un amico”.

Del libro sono state stampate 2mila copie. Sarà donato a tutti i sacerdoti e chi vorrà potrà averlo con offerta libera: il ricavato sarà destinato alle missioni.

La veglia di Caravaggio è stata presieduta da don Maurizio Ghilardi, incaricato diocesano per la Pastorale missionaria.

Riflessione di don Maurizio Ghilardi

Luca Maestri
TeleRadio Cremona Cittanova
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