Giornata missionaria, venerdì il primo appuntamento a Cremona

Le veglie zonali di preghiera proseguiranno sabato sera a Caravaggio, Soresina e Scandolara Ravara

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Si celebrerà domenica 18 ottobre la Giornata missionaria mondiale. Come consuetudine l’evento è anticipato, nelle diverse zone pastorali della diocesi dalle veglie di preghiere, slogan: “Tessitori di fraternità”.

Per la città di Cremona l’appuntamento sarà nella serata di venerdì 16 ottobre, alle 20.45, nella chiesa parrocchiale di S. Ilario. La celebrazione, animata dai giovani della città, sarà presieduta da don Davide Ferretti, sacerdote cremonese “fidei donum” in Brasile insieme a don Emilio Bellani nella parrocchia di Salvador de Bahia. Locandina veglia missionaria Zona 3

Nel resto della diocesi la veglie saranno la sera di sabato 17 ottobre.

Per la zona pastorale 1 l’appuntamento sarà alle 21 nella basilica del Santuario di Caravaggio (e non come inizialmente previsto al Centro di spiritualità). Il momento di preghiera e testimonianza – trasmesso in diretta streaming sul sito del Santuario – sarà presieduto da don Maurizio Ghilardi, incaricato diocesano per la Pastorale missionaria, sarà l’occasione per ricordare la figura di don Francesco Nisoli, «fidei Donum» dal 1989 al 2017, deceduto a motivo del Covid nei mesi scorsi. Proprio la parrocchia di Caravaggio nell’occasione presenterà libro “La vita, un dono infinito. Un cammino a spirale”, che ripropone il suo diario spirituale: duecento pagine, arricchite da fotografie. Locandina veglia missionaria Zona 1

Nella chiesa parrocchiale di Soresina (ore 20.45) si ritroverà, invece, la zona 2. La veglia, presieduta dal vicario zonale don Giambattista Piacentini, sarà animata dai giovani di Castelleone che racconteranno la loro esperienza di missione in Africa. In particolare interverranno Antonio Bellani, volontario in Mozambico, nell’orfanotrofio di Gurue, e Chiara Gallarini, servizio civilista per Caritas Ambrosiana a Mombasa, Kenya, nel 2017/2018 e impegnata per la diocesi di Mombasa nel 2018/2019 in un progetto di dialogo interreligioso dedicato ai giovani. Locandina veglia missionaria Zona 2

Serata unitaria per le zone pastorali 4 e 5 nella chiesa parrocchia di Scandolara Ravara, con la presenza di don Davide Ferretti e l’animazione della veglia a cura dei giovani di Sospiro. Locandina veglia missionaria Zone 4 e 5

 

Il messaggio del Papa per la Giornata

L’emergenza Covid da alcuni mesi “perseguita” le nostre esistenze obbligando a chiudersi in casa e a interrompere o ridurre le relazioni interpersonali e comunitarie. Una tragica emergenza sanitaria che porta con sé una crisi economica e sociale che colpisce in maniera diseguale ogni angolo del pianeta. La pandemia si aggiunge ai mali endemici che attraversano questa epoca – povertà, guerre, terrorismo, mortificazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali, cambiamento climatico e sue conseguenze… –: siamo di fronte a una umanità sofferente che invoca solidarietà. Il Mese missionario sollecita, in questo senso, partecipazione alle vicende dei nostri giorni, una rinnovata sensibilità e apertura di orizzonti, e richiama all’animazione – e alla concreta generosità – nella Chiesa locale sul versante della missione ad gentes.

Ci guidano, per questo, le parole che papa Francesco consegna nel messaggio per la Giornata missionaria mondiale. Vi è forte richiamo alla missione come “risposta, libera e consapevole, alla chiamata di Dio” che possiamo percepire “solo quando viviamo un rapporto personale di amore con Gesù vivo nella sua Chiesa”. Da qui nasce l’ “Eccomi manda me” di Isaia. Bergoglio ripropone Gesù – non possiamo mai dimenticarlo – come origine e senso della nostra esistenza, della nostra vocazione, del nostro credere. La missione matura e si alimenta nella relazione con il Signore risorto.

Il Papa, in un altro passaggio, sottolinea che l’amore di Dio “è per ognuno e per tutti” e “chiede la nostra personale disponibilità ad essere inviati, perché Egli è amore in perenne movimento di missione, sempre in uscita da se stesso per dare vita”. È bella questa immagine dinamica dell’amore di Dio per l’umanità, che dovrebbe rispecchiarsi nel nostro procedere verso i fratelli, specie quelli più fragili, provando a testimoniare la medesima bontà e misericordia che Gesù insegna. Non può esserci fede né cristianesimo in cuori induriti, chiusi, egoisti.

“La malattia, la sofferenza, la paura, l’isolamento ci interpellano. La povertà – insiste Francesco – di chi muore solo, di chi è abbandonato a se stesso, di chi perde il lavoro e il salario, di chi non ha casa e cibo ci interroga. Obbligati alla distanza fisica e a rimanere a casa, siamo invitati a riscoprire che abbiamo bisogno delle relazioni sociali, e anche della relazione comunitaria con Dio”.

Il messaggio del Papa per la Giornata

 

 

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TeleRadio Cremona Cittanova
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