Una quarantina di giovani musicisti provenienti da tutta Europa per l’Incompiuta di Schubert

L'orchestra dell'International Musical Friendship si esibirà il 5 gennaio nell'arcipretale di San Dalmazio a Paderno Ponchielli e il giorno successivo in Cattedrale a Cremona

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Nei primi giorni di gennaio torna all’ombra del Torrazzo l’orchestra dell’International Musical Friendship, una compagine di una quarantina di giovani musicisti provenienti da Italia, Germania, Polonia, Russia, Lettonia ed Austria che si ritrovano periodicamente sotto il segno della musica e dell’amicizia. L’anno scorso, insieme al coro Don Natale Bellani, l’orchestra ha presentato un vero e proprio capolavoro della musica sacra, il Gloria di Antonio Vivaldi, quest’anno si cimenterà con la Sinfonia n. 8 in si minore di Franz Schubert, comunemente conosciuta come «Incompiuta». Due le esibizione in programma: giovedì 5 gennaio, alle 21, nella chiesa arcipretale di San Dalmazio in Paderno Ponchielli e venerdì 6 gennaio,  alle ore 16, in Cattedrale a Cremona. In questo secondo appuntamento saranno raccolte offerte a sostegno dei progetti di Avsi, una Ong che si occupa di educazione nei paesi più poveri del mondo.

L’orchestra, diretta da Ya-Wen Köhler-Yang e con Marco Mauro Moruzzi come violoncellista solista, eseguirà anche una «Fanfara per trombe e timpani» di Carl Philipp Emanuel Bach (secondo e più famoso dei venti figli del celebre compositore Johann Sebastian),  l’Èlègie di Gabriel Fauré e infine non mancheranno alcuni brani della tradizione natalizia europea.

L’evento di alto valore culturale e musicale è stato promosso e coordinato dal prof. Giovanni Grandi.

 

Che cos’è l’International Musical Friendship

È il 1993 quando un minuscolo gruppetto di insegnanti di musica e giovani studenti si incontrano. Suonano insieme come non hanno mai fatto, cantano in tutte le lingue del mondo: esplode tra loro un’amicizia del tutto inaspettata. È l’inizio dell’IMF International Musical Friendship, l’inizio di una serie di incontri fatti di musica e di umanità che da allora non si è mai interrotto, ha attraversato l’Europa e abbracciato le vite di centinaia di giovani musicisti.

Non si tratta solo di un’associazione musicale, e nemmeno si può catalogare tra le tante iniziative di vacanze musicali o corsi di perfezionamento. L’IMF è soprattutto un dono. Un dono, ovvero un gesto che ogni volta sorprende chi lo vive e che supera sempre ogni schema, progetto o immaginazione. Il lavoro musicale, guidato da un team di una quindicina di insegnanti provenienti da nove scuole di musica europee, è la scintilla che fa esplodere l’incontro tra culture differenti facendo dell’IMF un luogo di comunione e un ponte verso la bellezza e la profondità della vita.

Ne sono freschi testimoni gli oltre 130 partecipanti che hanno partecipato nell’agosto 2016 alla 24ª edizione, che si è tenuta per la prima volta in Russia, nella splendida cornice della città di Uglich sul Volga.

Ragazzi provenienti da Germania, Polonia, Russia Lettonia, Austria, oltre che dall’Italia, alle prese con autori come Chopin, Shostakovich, Morricone, Mozart, Glinka, protagonisti di una amicizia che ha la forma di un’orchestra che ha il desiderio di non finire mai.

Proprio per questo, da alcuni anni, l’IMF va oltre al tradizionale appuntamento estivo e si ritrova in altri momenti dell’anno con la finalità di approfondire l’amicizia e migliorare costantemente il modo di far musica insieme.

Nei primi giorni di gennaio, grazie all’opera organizzativa di Giovanni Grandi, una quarantina di giovani saranno a Cremona per eseguire insieme l’Incompiuta di Schubert.

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