Una cesta di fraternità per vivere un Avvento di fraternità

L’iniziativa di solidarietà diocesana guarda alla missione di Salvador de Bahia: il contributo di carità di gruppi e parrocchie servirà a sostenere con generi di prima necessità le famiglie della favela brasiliana

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Uno sguardo ai “lontani” – non solo geograficamente – si concretizza in ogni Avvento, attraverso l’iniziativa dell’Avvento di Fraternità, diventata ormai una solida tradizione per la Chiesa cremonese. Per quest’anno, come già successo nel recente passato, l’iniziativa, dal tema “Una cesta di bontà”, è destinata al sostegno di un’opera di solidarietà pensata, promossa e realizzata per le famiglie della favela di Salvador de Bahia, in Brasile: la distribuzione della “cesta basica”. Un gesto concreto di vicinanza a situazioni di profonda povertà reso possibile, anche grazie alle donazioni dei parrocchiani, dall’impegno della parrocchia bahiana di Jesus Cristo Ressuscitado, gemellata con la Diocesi di Cremona grazie al servizio di due missionari fidei donum cremonesi: il parroco don Davide Ferretti e Gloria Manfredini.

Ma, nello specifico, di che cosa si tratta? A spiegarlo è proprio il parroco di Jesus Cristo Ressuscitado, don Davide Ferretti: «È una vera e propria cesta che distribuiamo una volta al mese e, in casi particolari, anche una volta ogni quindici giorni. Contiene beni alimentari essenziali, come riso, fagioli, olio, zucchero, farina, latte in polvere e, alcune volte, anche prodotti per l’igiene, come sapone e shampoo». Un sostegno prezioso e sostanzioso, testimoniato anche dalla quantità di ceste che vengono distribuite ogni mese: «Il numero varia di volta in volta, ma arriviamo a distribuire fino a 60 o 70 ceste basiche nel quartiere».

«La cesta viene distribuita a famiglie povere con tanti bambini o con particolari situazioni di fragilità, ma anche chi vive momenti di difficoltà temporanei. È chiaro – osserva don Davide – che la cesta basica non risolve tutti i problemi, ma dà una mano per quel che riguarda perlomeno una delle cose essenziali, che è quella di poter mangiare». Un’attenzione, dunque, al povero, non soltanto nella dimensione della povertà economica; si tratta di incontrare e farsi carico di povertà trasversali a tutte le altre emergenze che caratterizzano la società in cui la parrocchia è inserita.

«La situazione di Salvador de Bahia non è come quella dell’Africa – evidenzia don Ferretti –. Noi spesso ci immaginiamo il povero come colui che non ha niente da mangiare e non ha l’acqua, ma qui non siamo a questi livelli: è una povertà di un altro tipo, spesso legata al problema del lavoro, di tipo culturale e sociale, con bambini e adulti che non sanno leggere e scrivere, e anche una povertà dal punto di vista medico e sanitario». Non un’estrema povertà economica, ma una povertà sociale «che purtroppo fa parte di questo mondo e per cui c’è bisogno di tanti altri aspetti, come scuole, presidi medici, ma anche luoghi di svago, che sono un modo per togliere ragazze e ragazzi dalla strada, che è sempre pericolosa». «In questi anni – conclude don Ferretti – ho capito che non possiamo venire qui e pensare di cambiare la loro vita e la loro storia, ma dobbiamo arrivare qui per imparare e per mettere qualcosa di bello, di positivo, dentro la loro storia, le loro fatiche e la loro quotidianità».

Con l’augurio «che la Diocesi di Cremona non si dimentichi di questa realtà, perché non è solo una questione economica, ma di attenzione, di presenza, di interesse a ciò che succede: è questa fraternità che fa sentire questa parrocchia, che è dall’altra parte del mondo, davvero come parte della Diocesi». Un percorso ancora lungo al quale dare supporto, un’esperienza di solidarietà che davvero testimoni la fraternità di questo Avvento.

 

Come donare

Sono diverse le modalità con cui sostenere l’iniziativa dell’«Avvento di fraternità». Anzitutto nelle parrocchie delle diocesi, rivolgendosi ai sacerdoti o aderendo alle specifiche iniziative di carità che potranno essere promosse a livello locale, in contesti di catechesi e non solo. Ma le donazioni possono essere effettuate anche direttamente a livello centrale, presso la Curia vescovile di Cremona, negli uffici di piazza Sant’Antonio Maria Zaccaria 5, o attraverso bonifico bancario intestato alla Diocesi di Cremona (iban IT28X0845411403000000080371) indicando come causale “Avvento di Fraternità 2023”.

 

Scarica la locandina dell’iniziativa

 

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Matteo Cattaneo
TeleRadio Cremona Cittanova
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