Tds, un piatto di sale in mezzo al deserto

Domenica 20 novembre ospiti di Traiettorie di sguardi i coniugi Elisa Cristaldi e Francesco Iacchetti, cooperatori di una ONG impegnati in Sri Lanka, Zambia, Mozambico e Namibia

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Nel pomeriggio di domenica 20 novembre, all’oratorio del Maristella, si è svolto il secondo incontro di Traiettorie di Sguardi. Protagonisti Elisa Cristaldi e Francesco Iacchetti che, appena sposati, circa una decina di anni fa, hanno deciso di trasferirsi all’estero per operare come cooperatori di una ONG in Sri Lanka, Zambia, Mozambico e Namibia.

Se il sale non dà sapore o ne dà troppo a che cosa serve? La proprietà del sale è quella di sciogliersi mettendosi al servizio di altro, scomparendo per far risaltare il sapore della pietanza. Sulla scia del primo incontro con il prof. Stefani, il percorso di Traiettorie di sguardi ha provato a calare nella realtà che cosa significhi essere sale al giorno d’oggi e come cristiani.

Per rispondere a questa domanda l’aiuto è arrivato da Elisa Cristaldi e Francesco Iacchetti. Dopo un’esperienza di tre mesi come volontari in Kenya, infatti, decidono che la scelta più logica e naturale dopo il matrimonio è quella di partire per dare il proprio contributo, innanzitutto professionale, a progetti da sviluppare in paesi del Terzo Mondo.

L’idea di fondo che guida la loro riflessione è che ognuno, attraverso le proprie scelte, determina la propria storia, come in un libro-game in cui è il lettore che decide lo sviluppo della storia del protagonista in base alle scelte che gli fa fare. Qui, però, a scegliere è ciascuno. O, meglio, sono stati Francesco e Elisa che hanno deciso, a volte in modo consapevole, altre volte buttandosi, quale piega far prendere alla propria biografia, sapendo che ogni scelta implica una rinuncia, e che ogni scelta ha le proprie conseguenze e tali conseguenze molto probabilmente determineranno altre scelte ancora.

Imprescindibile per loro è stato il fatto di essere in due, di vivere come coppia e di scegliere come coppia dove vivere e che cosa fare, cercando un continuo equilibrio che preservasse il loro matrimonio e, al tempo stesso, la loro crescita professionale, pensando sempre, però, che essere in due e vivere in due le stesse esperienze sarebbe stato il modo migliore per realizzarle.

Un ulteriore stimolo lanciato da Francesco e Elisa è che per loro il viaggio non è stato sufficiente: per sentirsi veramente dentro le cose hanno dovuto fermarsi, hanno dovuto viverle, hanno dovuto essere attori e non semplici spettatori. Forse all’estero è più facile percepire il proprio contributo, gli interventi sono più immediati ed è sicuramente anche più gratificante, ma ciascuno, nel luogo in cui vive, nel luogo in cui lavora o studia. è chiamato a portare il proprio contributo, è chiamato a tessere la propria storia per raccontarla un giorno. Perché nessuno è necessario, ma tutti sono indispensabili.

Relazione di Elisa e Francesco

Risposte al dibattito

 

Resoconto del precedente incontro

 

Prossimi appuntamenti:

  • 18 dicembre 2016 – Faccia a faccia (Pierpaolo Triani con Mattia Cabrini e Marco Rossetti)
  • 15 gennaio 2017 – I fiori di Bach (Lubna Ammoun e Samuele Lanzi)
  • 19 febbraio 2017 – Il “senso” del lavoro (Patrizia Cappelletti)
  • 19 marzo – Costruire comunità, liberare energie (Gregorio Arena)
  • Il percorso si concluderà come consueto con la veglia diocesana delle Palme al palasport di Cremona nel pomeriggio di sabato 8 aprile.

Brochure di Tds 2016/2017

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