Un libro per ricordare le vittime del Covid di Masano

image_pdfimage_print

Raccogliere in una pubblicazione le tante testimonianze ricevute nei mesi della fase più acuta della pandemia da Covid-19. È quello che, a cinque anni di distanza da quei drammatici fatti che sconvolsero le nostre vite ha voluto fare la parrocchia di Masano in ricordo delle vittime locali del coronavirus e di coloro che in quel periodo sono morti, privati del conforto dei propri cari e della comunità. Cento le copie stampate, distribuite a partire da martedì sera, dopo la Messa di suffragio che il collaboratore parrocchiale don Bruno Grassi ha celebrato nella chiesa di San Vitale.

L’idea di un libro da mettere a disposizione di tutti perché si possa far tesoro delle esperienze vissute, avallata dal parroco mons. Giansante Fusar Imperatore e dallo stesso don Grassi, è stata lanciata da due catechisti, Mary Tomasi e Mattia Finali, coadiuvati, per la rilettura e per le correzioni, da Silvia Spolti, che è anche uno degli autori dei testi.

«Durante il Covid – racconta la Tomasi – anche noi catechisti ci siamo trovati impossibilitati a fare ogni cosa. Così io e Mattia Finali abbiamo pensato a un gruppo whatsapp che abbiamo chiamato “Uniti anche a distanza”, in modo da tenerci tutti in contatto, condividendo ansie, speranze, opinioni ed iniziative. Abbiamo cominciato inserendo sul gruppo l’immagine della benedizione al paese, impartita dal parroco di allora, don Antonio Trapattoni, dal sagrato della chiesa parrocchiale poi abbiamo condiviso le vie crucis ed il rosario di maggio e tanto altro ancora fra cui le testimonianze di quanto provato da ciascuno di noi e da nostri conoscenti in quei terribili mesi. C’è chi ha raccontato l’esperienza dal punto di vista di una Rsa, chi lo ha fatto come agente di polizia locale, chi come insegnante e chi come esponente delle forze dell’ordine. Quest’anno, a cinque di distanza dallo scoppio della pandemia, abbiamo pensato di raccogliere quelle testimonianze in un libro, intitolato Caro amico ti scrivo….. ed edito a cura della parrocchia che abbiamo iniziato a distribuire dopo la messa di martedì sera, alla quale hanno presenziato i rappresentanti delle associazioni di volontariato e del comune di Caravaggio».

Le strade deserte, le scuole chiuse fino a data da destinarsi e la didattica a distanza, gli oratori vuoti, la solitudine di chi era a casa da solo, bisognoso di un aiuto che non poteva arrivare, la paura per gli anziani e per i fragili, la cancellazione di ogni evento anche dopo la riapertura dal lockdown: c’è tutto questo e altro ancora nelle sessanta pagine di “Caro amico ti scrivo”, una sorta di toccante e commovente resoconto di una triste e indelebile pagina della nostra storia.

I racconti sono stati pubblicati nell’ordine in cui sono giunti ai promotori dell’iniziativa e le foto a corredo sono state scelte dagli autori stessi.

Chi vuole può ritirare la propria copia lasciando un’offerta in chiesa o in sagrestia al termine delle messe, oppure chiedendo a Mary o a Mattia.

Luca Maestri
TeleRadio Cremona Cittanova
condividi su