Tra le pieghe del tempo con Riflessi «Carta»

È online su riflessimag.it la nuova edizione del mensile diocesano tra documenti storici, società, editoria e gioco

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«È materia complessa la carta. Impastata di nomi, cifre, appunti, scarabocchi e scoperte. Distesa, appallottolata, gettata, strappata, scatola chiusa. E un giorno riaperta, per ritrovarvi l’intimità di un appunto segreto affidato alla Smemo negli anni del liceo, una foto di famiglia, la mappa dei vitigni vicini a casa, un mazzo di carte da gioco, uno spartito da suonare».

Sono solo alcune delle storie che danno forma alla nuova edizione di Riflessi magazine dedicata proprio alla carta. Un’edizione che – avverte la nota introduttiva al numero trentuno delle rivista digitale diocesana – «non si imbarca in un’operazione nostalgia, a caccia delle tracce di qualche antenato analogico; né intende lasciarsi andare a un gesto distante come quello del millenial che fotografa con l’ultimo iphone una pagina dell’album di famiglia per tenersi i nonni nel cloud o farne social-media-content».

Un viaggio nel tempo, ma senza un’unica direzione: «Quante pieghe in un foglio di carta? Quali parole impresse? Quanto tempo a scrutare il foglio bianco aspettando l’idea che lo meriti e quanto, ancora, da appoggiare sopra quello della nostra vita per dilatarlo fino agli infiniti spazi della storia, del ricordo, dell’immaginazione?»

Ad inaugurare “Carta” un viaggio fotografico alla scoperta di alcuni dei tesori più preziosi dell’Archivio storico Diocesano: il responsabile, don paolo Fusar Imperatore, apre le porte del patrimonio conservato nelle sale del palazzo vescovile, accompagna lungo i secoli, tra una corale miniata su pergamena di fine Quattrocento ai brogliacci cinquecenteschi delle ordinazioni di San Carlo Borromeo alla raccolta della corrispondenza privata di monsignor Bonomelli, vescovo a Cremona dal 1871 al 1914.

Dal «foglio come guardiano» della storia – come scrive Diletta Pasetti nella sua rubrica multimediale Parole Raccolta – «testimone di scelte, compromessi e decisioni», Riflessi accompagna il lettore lungo pieghe diverse, pagina dopo pagina tra scuola, cinema, musica, vigneti, tipografie, giornali e origami giapponesi.

 

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«Per avventurarci in questa edizione abbiamo staccato un biglietto per l’esplorazione spaziale a bordo di un treno a vapore fatto di foglietti colorati. Sotto di noi una città di casette tutte fatte a pieghe. Nella carta abbiamo provato a mettere le mani. Con la cura che richiedono certi documenti e certe storie: antichi come i tesori dell’Archivio della diocesi di Cremona, delicati come le esistenze invisibili di chi vive sans papier, senza documenti, da anni in attesa di diritti». È, questa, la storia di Rocìo, mamma immigrata giunta in Italia per costruire un futuro migliore per sé e per i figli, ma rimasta bloccata dall’attesa dei documenti, cinque anni senza codice fiscale né tessera sanitaria. Oggi continua ad aspettare: «Non posso avere un conto in banca – racconta – né attivare un numero di cellulare. Non posso affittare una casa, firmare un contratto di lavoro o seguire una formazione professionale. Sono iscritta all’Inps, ho pagato contributi e tasse: per loro esisto solo in quel momento, poi torno ad essere invisibile». Non però per i medici volontari della Associazione Articolo 32 che garantiscono il diritto alla salute proprio a chi non ha i “titoli” per entrare nel sistema sanitario nazionale.

«I Riflessi di carta sono condivisi con persone che a questa materia, antica ma mai fuori moda, hanno affidato carriere solide, ricordi emozionanti, tracce di incontri, progetti per qualcosa di nuovo. Come una parola che mancava. Come la giusta piega nei labirinti della vita.

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