Non solo un cammino di fede, ma anche un viaggio solidale, di vicinanza a un popolo che vive in una terra martoriata e spesso oggetto di violenza. Questo il profilo del pellegrinaggio in Terra Santa guidato dall’incaricato diocesano per la Pastorale dei pellegrinaggi e del turismo, don Roberto Rota, e organizzato dall’Agenzia turistica Profilotours con il supporto di Brevivet.
Una trentina i pellegrini che hanno aderito alla proposta iniziata lo scorso 25 agosto. Dopo la tappa in Galilea, con la partecipazione, sabato 27 agosto, a Nazareth, alla celebrazione internazionale, il gruppo cremonese si è spostato a Betlemme nella giornata di domenica.
Lunedì 29 agosto l’itinerario è proseguito a Gerusalemme. Nella capitale dello Stato di Israele ha avuto luogo la visita all’iconica scenografia biblica del Monte degli Ulivi seguita, nel pomeriggio, dalla celebrazione della Via Crucis con la Messa al Santo Sepolcro.
A caratterizzare la giornata di martedì, invece, la visita al deserto di Giuda, alla città di Gerico e alla località di Qumran.
«Ci sono pochi gruppi, pochi italiani, siamo il primo gruppo che proviene da una diocesi, dopo due anni e mezzo – spiega don Roberto Rota –. Tante attività sono ancora chiuse, soprattutto a Betlemme, ma non abbiamo incontrato alcuna difficoltà, anche se nelle piccole cose quotidiane si percepisce la fatica della convivenza tra palestinesi e israeliani».
«Abbiamo il dovere di sostenere, incoraggiare e pregare insieme a questi nostri fratelli di fede», sottolinea ancora il sacerdote, presidente della ProfiloTours e referente del viaggio in Terra Santa. Una comunità sempre molto ospitale che «ci ha ringraziato per la solidarietà mostrata e a cui abbiamo promesso ritorneremo».
