Soncino in preghiera e in festa con la statua della Madonna pellegrina di Fatima

L'immagine mariana sarà nel Borgo sino al 6 maggio: dopo l'accoglienza del 30 aprile con il vescovo emerito Lafranconi, un ricco programma di celebrazioni con la partecipazione anche del vescovo Napolioni per la Messa di giovedì sera

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«Maria è un aiuto a fidarvi della fede, a fidarvi di Gesù, il buon pastore». Così il vescovo emerito di Cremona, Dante Lafranconi, domenica 30 aprile nella chiesa della Pieve, a Soncino, in occasione dell’accoglienza della statua della Madonna pellegrina di Fatima, giunta da Chieti e che rimarrà nel borgo fino a sabato 6 maggio per accompagnare le celebrazioni mariane del mese di maggio in parrocchia, in vista anche dell’apparizione della Madonna di Fatima a tre pastorelli, la cui memoria liturgica ricorre il 13 maggio.

La copia della statua giunta a Soncino è una delle sei presenti al mondo. Proviene dal Portogallo ed è realizzata in legno di leccio. Resterà in Italia per due mesi.

Ad accogliere l’effige della Madonna al Castello il parroco don Giuseppe Nevi con numerosi fedeli e insieme anche il sindaco di Soncino, Gabriele Gallina, e quello di Casaletto di Sopra, Roberto Moreni, gli esponenti delle associazioni locali e la banda. Sono stati loro ad aprire la processione che ha condotto la statua di Nostra Signora di Fatima dalla rocca alla Pieve di Santa Maria Assunta per la celebrazione solenne, presieduta dal vescovo emerito Dante Lafranconi.

Se dal Vangelo di Giovanni emerge chiara «l’immagine di Gesù che è la porta verso la comunità cristiana», «il pastore, colui che ci guida», Maria invece «è colei che si è fidata della fede fino alla croce. O, meglio, è la donna che ha avanzato nella fede fino alla croce». Così il vescovo emerito Lafranconi nell’omelia, nella quale ha sottolineato che Maria «È colei che ci aiuta a fidarci della fede, che ci fa capire che Dio, anche nelle difficoltà, ci salva ed è con noi». E ancora: «Lo ha testimoniato con l’esperienza di Gesù, così ha scelto di mischiare la sua divinità all’umiltà, all’umanità. In questo momento difficile che stiamo vivendo, la fede ha bisogno di forza, di sostegno, di coraggio, ha bisogno di Maria, che ci aiuta ad avanzare con coraggio».

Le celebrazioni a Soncino alla presenza della statua della Madonna pellegrina di Fatima proseguiranno nel corso di tutta la settimana, secondo un ricco programma che potrà essere anche seguito attraverso il canale youtube della parrocchia. Ogni mattina, dopo le lodi mattutine delle 7, il Rosario alle 9 e l’adorazione eucaristica sino alle 12. Ogni sera alle 20.30 la Messa con meditazione.

Nel pomeriggio di lunedì 1° maggio appuntamento alle 15 di nuovo con il Rosario e alle 17 con l’inno akathistos alla Madre di Dio. Martedì, mercoledì, giovedì e venerdì al pomeriggio momenti di preghiera dedicati a bambini e adolescenti. Mercoledì spazio anche alle persone malate con alle 15 il Rosario insieme agli anziani e gli ospiti della casa di riposo. Giovedì 4 maggio la celebrazione serale sarà presieduta dal vescovo Antonio Napolioni. Sabato 6 maggio Messa alle 18 e alle 20.30, processione aux flambeaux fino all’oratorio e consacrazione al cuore immacolato di Maria prima della partenza della statua.

Di fronte a questa statua Papa Francesco ha consacrato l’Ucraina e la Russia chiedendo a Dio, per intercessione di Maria, il dono della pace. L’auspicio è che porti serenità a ciascuno di noi, in una settimana vissuta all’insegna della fede.

 

Il video integrale dell’accoglienza del 30 aprile

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L’Immagine Pellegrina di Nostra Signora di Fatima

Scolpita seguendo le indicazioni di suor Lucia, la prima immagine Pellegrina di Nostra Signora di Fatima fu offerta dal vescovo di Leiria e coronata solennemente dall’arcivescovo di Evora il 13 maggio del 1947. A partire da questa data, l’immagine ha percorso, diverse volte, il mondo intero, portando con sé un messaggio di pace ed amore.

La genesi di questo percorso risale all’anno 1945, poco dopo la fine della Seconda guerra mondiale, quando il parroco di Berlino propose che un’immagine di Nostra Signora di Fatima percorresse tutte le capitali e città episcopali d’Europa, fino alla frontiera con la Russia. L’idea venne ripresa nell’aprile 1946, da un rappresentante del Lussemburgo nel Consiglio Internazionale della Gioventù Cattolica Femminile e, nell’anno successivo, nello stesso giorno della sua incoronazione, ebbe inizio il suo primo viaggio.

Dopo oltre mezzo secolo di pellegrinaggi, durante i quali l’Immagine ha visitato ben 64 paesi dei vari continenti, alcuni dei quali per più volte, la Direzione del Santuario di Fatima ha ritenuto opportuno che questa non viaggiasse ulteriormente, se non in occasione di circostanze straordinarie. Nel maggio del 2000 venne collocata presso la mostra “Fatima Luce e Pace”, nella quale venne venerata da decine di migliaia di visitatori. Trascorsi tre anni, più esattamente giorno 8 dicembre 2003, ricorrenza dell’Immacolata Concezione, l’immagine venne consacrata nella Basilica di Nostra Signora del Rosario di Fatima, dopo esser stata collocata su una colonna accanto all’Altare Maggiore. L’immagine pellegrinò nuovamente il 12 maggio del 2014, inizialmente per una visita alle comunità religiose contemplative esistenti in Portogallo (visita che si estese fino al 2 febbraio 2015) e successivamente in visita a tutte le diocesi portoghesi dal 13 maggio 2015 al 13 maggio 2016. Queste uscite hanno avuto come obiettivo il coinvolgimento delle comunità di preghiera e delle diocesi portoghesi nella celebrazione del Centenario delle Apparizioni di Fatima.

Al fine di rispondere alle infinite richieste provenienti da tutto il mondo, vennero nel frattempo realizzate varie repliche della prima immagine pellegrina, fino a raggiungere un totale di tredici.

Da tutti i luoghi visitati provengono resoconti straordinari della presenza dell’Immagine Pellegrina, delle migliaia che accorgono al suo passaggio, delle partecipazioni, che mai prima si sono verificate nelle varie celebrazioni, di un grande numero di penitenti che si prostrano per ottenere il sacramento della riconciliazione, dell’affluenza massiccia di ogni genere di persone, sia bambini che giovani, che adulti e malati, provenienti dai più disparati contesti sociali e perfino da diverse confessioni religiose, insomma resoconti dei significativi frutti pastorali e delle abbondanti grazie concesse.

Gloria Giavaldi
TeleRadio Cremona Cittanova
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