Solennità Sacro Cuore e giornata di santificazione del clero, a S. Camillo intensa giornata di adorazione

L'esposizione del Santissimo dopo la Messa delle 8 nella chiesa della casa di cura di via Mantova; alle 20.30 conclusione con la Messa e la processione aux-flambeaux

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Venerdì 28 giugno, solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù e giornata di santificazione del clero, le “Guardie d’Onore al Sacro Cuore” di Cremona celebreranno la loro festa alternandosi in adorazione eucaristica in città, presso la chiesa della casa di cura San Camillo, sede nella quale ogni prima domenica del mese si incontrano per trascorrere insieme la loro “ora di guardia” comunitaria.

La giornata si aprirà alle 8 con la Messa mattutina, proseguendo poi con l’adorazione eucaristica personale o a piccoli gruppi fino alla preghiera del Vespro (ore 17) e con la recita del Rosario (ore 20), per culminare nella Messa vespertina delle 20.30, al termine della quale si svolgerà la processione aux-flambeaux lungo i viali del parco, concludendosi con la benedizione eucaristica presso la Grotta di Lourdes della Casa di Cura.

L’Associazione “Guardie d’Onore al Sacro Cuore”, riconosciuta da Papa Pio IX nel 1864 e giunta a Cremona per iniziativa del beato padre Enrico Rebuschini, si propone di mantenere vivo nei fedeli il culto al Sacro Cuore di Gesù e di favorirne una devozione bene armonizzata con la vita liturgica e con il cammino della Chiesa.

Le “Guardie d’Onore” continuano così la ricca tradizione spirituale che, nata dalla testimonianza giovannea del “Cuore trafitto” e ripresa dai Padri della Chiesa, si è poi sviluppata nel ‘600 in Francia e di qui diffusa nelle nazioni europee e nel mondo.

Una devozione particolarmente feconda che, lungo i secoli, ha dato vita ai numerosi istituti religiosi e istituzioni ecclesiali che ancora oggi vi attingono la spiritualità del loro apostolato.

Da anni poi, per iniziativa di san papa Giovanni Paolo II, la solennità è divenuta anche “giornata sacerdotale”: un appuntamento di preghiera per i sacerdoti che sono stati chiamati a “modellare il proprio cuore sul Cuore del Buon Pastore”.

Ma la festa, pur essendo innanzitutto un’espressione della fede e della vita cristiana, tuttavia, come scrive la “Circolare mensile” dell’Associazione, è anche un messaggio chiaro e forte alla cultura e ai costumi dei nostri giorni. A chi lo interroga, Cristo parla del Padre, di fedeltà nell’amore, di sacrificio nel dono di sé, di perdono e di riparazione come via privilegiata per ricostruire la giustizia: quanto basterebbe per risanare molte contraddizioni di questa nostra società spesso oscurata nei valori e nei comportamenti più essenziali alla sua stessa esistenza.

 

TeleRadio Cremona Cittanova
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