Santuario della Misericordia, mercoledì notte in fiamme l’organo elettrico accanto all’altare

L'incendio sarebbe partito dalle vicine candele votive accese dai fedeli, nessun danno alla struttura

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Il termine delle celebrazioni per il 508° anniversario delle apparizioni della Madonna della Misericordia a Castelleone ha portato una brutta sorpresa per tutta la comunità. La mattina di mercoledì 15 maggio, infatti, don Renato Onida, custode del Santuario, aprendo le porte della chiesa è stato investito da una nuvola di fumo nero e da un acre odore di bruciato. Superato l’iniziale spavento, si è potuto constatare che nella notte vi era stato un incendio, partito con ogni probabilità dalle candele e dai ceri di due portacandele posizionati lateralmente all’altare.

Le celebrazioni che si sono svolte nella ricorrenza delle apparizioni hanno visto aumentare notevolmente, secondo la consuetudine, il numero delle candele votive accese dai fedeli in segno di devozione verso Maria. Proprio le fiamme delle candele avrebbero coinvolto nella combustione anche l’organo elettrico che si trovava vicino ai portacandele, dal momento che l’organo Serassi è in restauro e quindi al momento inutilizzabile.

L’edificio del santuario non ha riportato danni, ma è necessario ripulire il pavimento, le pareti e la volta dalla fuliggine che vi si è depositata.

Dopo il sopralluogo dell’incaricato diocesano dei Beni culturali ecclesiastici, don Gianluca Gaiardi, nella mattina di giovedì 16 maggio, sono iniziate le operazioni di pulizia con l’obiettivo di riaprire la chiesa ai fedeli nel più breve tempo possibile.

Successivamente si penserà ad alcune soluzioni che possano permettere ai fedeli di manifestare la loro devozione a Maria accendendo ceri e candele, nella piena sicurezza dell’edificio sacro.

Eugenio Clerici
TeleRadio Cremona Cittanova
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