Sant’Alberto Quadrelli, il 15 aprile a Rivolta d’Adda al via gli eventi per l’850° della morte

Primo appuntamento con il Requiem di Faurè eseguito dalla Cappella musicale della Cattedrale di Lodi nella basilica di Santa Maria e San Sigismondo

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Si aprono sabato 15 aprile, con il Requiem di Faurè eseguito dalla Cappella musicale della Cattedrale di Lodi, le celebrazioni per l’850° anniversario della morte di sant’Alberto Quadrelli, vescovo di Lodi e patrono di Rivolta d’Adda. L’evento inaugurale si terrà alle 21 nella basilica di Santa Maria e San Sigismondo, a Rivolta d’Adda, e con il coro si esibiranno, diretti da Ivan Losio, la soprano Federica Belloni, i baritoni Jacopo Viotti e Gilberto Zampatti e la pianista Elvira Soresini. Nel corso della serata interverrà monsignor Bassiano Uggè, vicario generale della diocesi di Lodi.

Il programma di celebrazioni, patrocinato dal Comune di Rivolta d’Adda, è stato presentato la mattina di mercoledì 5 aprile in Municipio dal parroco monsignor Dennis Feudatari, dalla vicesindaco Marianna Patrini e dalla capogruppo consiliare di maggioranza Nicoletta Milanesi.

«La presenza dell’Amministrazione comunale a sostegno della nostra parrocchia – ha detto la Patrini – vuole sottolineare la valenza di queste celebrazioni dal punto di vista storico-culturale. Non si tratta solo di far risaltare la figura di Sant’Alberto, ma anche di riscoprire e valorizzare le radici storiche del nostro paese. Ecco perché riteniamo importante che la comunità sia sollecitata a partecipare al concerto del 16 aprile e agli altri appuntamenti pensati dalla parrocchia».

Appuntamenti dei quali ha parlato monsignor Feudatari: «Sono due i criteri con i quali abbiamo realizzato questa scaletta: riscoprire il contesto storico e sociale in cui è vissuto sant’Alberto e riprendere un certo interesse per questa figura riscattandola dalla semplice devozione popolare. Per questo motivo si è pensato a due conferenze di carattere storico. A Francesco Motta, laureando di Rivolta d’Adda, chiederemo di chiarirci meglio il medioevo lombardo, epoca caratterizzata non soltanto dalla lotta fra vescovi e imperatore; mentre a padre Pietro Messa, docente di storia del francescanesimo alla Facoltà di Teologia della Pontificia Università Antonianum di Roma, chiederemo di parlarci della spiritualità laicale e clericale di quel periodo fra Xi e XIII secolo».

Le due conferenze si terranno in oratorio. Quella in programma domenica 23 aprile, alle 21, avrà come relatore Francesco Motta e, per la precisione, si intitola “Da Gregorio VII a Innocenzo III: la temperie politica e religiosa di Sant’Alberto a Rivolta”. La seconda, con padre Messa, anch’egli rivoltano, è in programma domenica 21 maggio alle 21 e verterà su “La spiritualità laicale e clericale fra XI e XII secolo tra Alberto da Rivolta e Omobono da Cremona”.

Altri eventi dedicati a Sant’Alberto sono in cantiere per il prossimo anno.

«Nel 2024 – ha aggiunto il parroco di Rivolta d’Adda – abbiamo previsto altre due conferenze e ho già commissionato una cantata al musicista, gregorianista e direttore di coro cremonese Fulvio Rampi».

 

Approfondimento sulla figura di sant’Alberto Quadrelli   

Luca Maestri
TeleRadio Cremona Cittanova
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