Oltre duecento persone hanno celebrato, in anticipo di qualche giorno, la festa S. Maria Nascente, patrona di Acqualunga Badona, piccola ma vivace frazione di Paderno Ponchielli. Una location davvero singolare a causa del Covid19 quella di domenica 6 settembre: il grande capannone della cascina dei fratelli Maninetti, trasformato, grazie a tanti volontari, in una grande aula liturgica. Di fianco all’altare il grazioso e veneratissimo simulacro di Maria Bambina solitamente conservato in chiesa.
A presiedere l’Eucaristia il vicario generale della diocesi di Cremona, don Massimo Calvi, concelebrata dal moderatore dell’unità pastorale e parroco di Casalbuttano don Marco Fodri e da don Gabriele Battaini di Olmeneta. Il parroco di Paderno, don Claudio Rasoli, ha coordinato la celebrazione che ha visto tornare in servizio, dopo lunghi mesi, la corale parrocchiale e il nutrito gruppo dei ministranti. La celebrazione è stata impreziosita anche dal suono di una tromba con Lorenzo Geroldi.
Nell’omelia il vicario generale ha insistito sulla dimensione comunitaria della fede, sull’importanza del perdono e della correzione fraterna e sulla necessità di ripartire nella vita ecclesiale e sociale.
Anche il parroco, nei ringraziamenti, ha ricordate che questa festa, come tante altre iniziative di queste settimane, rientra nel progetto #PadernoRiparti che mira a ricostruire le relazioni sociali che si sono sfilacciate durante la quarantena e a ridare slancio nella costruzione del bene comune soprattutto attraverso il potenziamento del volontariato sia in ambito civile e sia in ambito parrocchiale.
La festa è poi continuata con una lauta cena presso la Trattoria Zava.
Photogallery della celebrazione
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