Riccardo Caniato venerdì sera a Cremona, ospite della parrocchia di S. Imerio

Tema dell'incontro: "La Madonna si fa la strada. Civitavecchia nel tempo di Maria"

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Continua a Cremona, presso la parrocchia di S. Imerio, il percorso per approfondire il ruolo di Maria nella storia della salvezza. Così dopo l’intesa settimana mariana dello scorso dicembre alla presenza della statua della Madonna pellegrina di fatima e dopo gli incontri con Vittorio Messori e Saverio Gaeta, la sera di venerdì 19 maggio (ore 21) sarà ospite Riccardo Caniato.

Il giornalista e scrittore Riccardo Caniato è caporedattore della rivista Studi Cattolici e responsabile dell’ufficio stampa delle Edizioni Ares, per la quale ha scritto un’indagine dedicata alla Madonnina di Civitavecchia, dal titolo La Madonna si fa la strada, da cui prende spunto l’incontro del 17 maggio a Cremona.

Con Rosanna Brichetti Messori, ha collaborato al libro del biblista mons. Enrico Rodolfo Galbiati Maria Rosa Mistica e Madre della Chiesa. Le apparizioni di Montichiari e Fontanelle, dedicato alle presunte apparizioni di Maria Rosa Mistica.

Tra i libri di Caniato, che collabora con il quotidiano Avvenire e i periodici Oggi, Fogli, Il Timone e Madre di Dio, Maria, alba del terzo millennio, indagine sulla vicenda di Medjugorje condotta con Vincenzo Sansonetti.

È autore, per le Edizioni Ares, di Cara Italia e Una matita nelle mani di Dio
Vita & santità di Madre Teresa e coautore, per Mondadori, de Il mondo di Giovanni Paolo II, due volumi dedicati ai viaggi apostolici di papa Wojtyla.

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Il libro La Madonna si fa la strada

Una Madonnina di gesso, che raffigura la Regina della Pace, proveniente da Medjugorje, lacrima sangue per tredici volte tra il 2 e il 6 febbraio 1995, presso la famiglia Gregori, in località Borgo Pantano, frazione di Civitavecchia; e, il 15 marzo, nelle mani di mons. Girolamo Grillo, il vescovo della città . La notizia fa il giro del mondo, ma si limita a questo: dovevano passare anni, prima di comprendere che in quel pianto inizia, ma non finisce la storia della «Madonnina di Civitavecchia».

A partire dal 1996, una seconda Madonnina, identica alla precedente, fatta dono ai Gregori dal card. Andrzej Maria Deskur, amico fraterno di papa Wojtyla, trasuda un olio profumato, non presente in natura, nei giorni delle Feste liturgiche e, sempre più spesso, al cospetto di gente che prega.

L’Autore raccoglie moltissimi contenuti inediti e organizza per la prima volta tutti gli elementi emersi, offrendo un quadro e un’interpretazione potente di questa manifestazione della Madonna. Sogni, visioni, conferme dell’esistenza del demonio, guarigioni sono un povero esempio dei segni dati in questo luogo a un’intera famiglia e a un vescovo, che culminano nelle apparizioni e nei messaggi della Madonna delle Rose e Regina delle Famiglie – così si è presentata – alla piccola Jessica, primogenita dei Gregori, a suo padre Fabio, e non solo.

Segue lo spazio della riflessione, sigillato nel contributo del card. Deskur. Ci si interroga sulla veridicità di quanto accaduto, ripercorrendo anche la vicenda giudiziaria conclusasi col proscioglimento pieno dei Gregori.

Una pagina importante è riservata al giudizio della Chiesa, che ha prodotto parere positivo a livello diocesano e che resta sospeso in Vaticano. Nonostante il favore personale di Giovanni Paolo II, prima, e, ora, di Benedetto XVI.

Inoltre, il volume suggerisce valide risposte alle domande più significative sull’azione della Madonna: perché la Madre di Dio piange sangue? E qual è il valore delle apparizioni, del suo farsi presente, anche in altre parti del mondo, con una frequenza e un’evidenza particolari da duecento anni a questa parte? Stiamo, forse, vivendo il «tempo di Maria», che, tre secoli fa, aveva predetto Luigi Maria Grignion de Montfort, il santo della Vergine?

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