Pellegrinaggio giubilare in Cattedrale con il Vescovo per la Zona pastorale 11

Filo conduttore il tema del viaggio: per i 200 partecipanti il trasferimento in motonave, a piedi e in treno

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Giornata particolarmente intensa per il gruppo di circa 200 persone della Zona pastorale 11 che nella giornata di giovedì 2 giugno si è fatto pellegrino in Cattedrale nel contesto del Giubileo della misericordia. A caratterizzare questa proposta, con un legame particolare al prossimo Grest, è stato il tema del viaggio vissuto davvero in molte modalità. Il pellegrinaggio giubilare, pensato inizialmente per gli animatori dei Grest, è stato poi esteso all’intera zona.

Il ritrovo per tutti, infatti, è stato alle 7.30 presso il pontile di Casalmaggiore per l’imbarco sulla motonave Stradivari. Al comando del capitano Giuliano Landini, il battello fluviale (il più grande d’Italia con i suoi 62 metri di lunghezza e 10 di larghezza) ha risalito il Po affrontando l’intensa corrente di queste giornate, a motivo dell’alto livello del fiume dovuto alle recenti piogge.

Così un po’ in ritardo rispetto al programma, il gruppo, una volta sbarcato a largo Marinai d’Italia, ha raggiunto l’oratorio di Cristo Re solo intorno alle 14.30. Qui c’è stato solamente il tempo di un breve ristoro prima di rimettersi nuovamente in cammino, alla volta della Cattedrale.

Non poche le emozioni per il gruppo casalasco/mantovano all’arrivo in piazza del Comune, che illuminata dal sole garantiva uno spettacolo da cartolina. Dopo la sosta per una foto ricordo, l’ingresso in Cattedrale dove il parroco, mons. Alberto Franzini, ha illustrato la storia e le bellezze artistiche del Duomo.

Poco dopo le 16 è quindi iniziato il momento di preghiera presieduto dal vescovo Antonio, cui don Davide Barili (parroco di Pomponesco, Salina, Casaletto Po e Bellaguarda) ha rivolto il saluto da parte di tutti i pellegrini.

Accanto al Vescovo don Piergiorgio Tizzi e don Enzo Cipro, rispettivamente vicario e collaboratore parrocchiale delle parrocchie di Viadana e Buzzoletto. E non mancava neppure don Andrea Spreafico (parroco di Cicognara, Cogozzo e Roncadello Po) che ha coordinato il pellegrinaggio.

Nelle parole di mons. Napolioni il senso di questo pellegrinaggio, soffermandosi in particolare sul gesto che si sarebbe compiuto poco dopo: uscire dal portone principale della Cattedrale per rientrare poi dalla Porta Santa. Una immagine dell’esperienza di fede e della vita. Non sono mancati i richiami alla propria esperienza personale per guardare alle tante uscite dalla Chiesa, per testardaggine e poca voglia. «Ma siamo fatti per rientrare – ha affermato il Vescovo. Io ho riscoperto la fede a 18 anni. Il Signore continua a chiamarmi, a volermi bene e mi tiene ancora più vicino. Io scappo via e lui mi riprende. Eccolo il mistero della nostra fede: siamo qui stasera per dire grazie al Signore perché ci ha tenuto sempre la porta aperta. Di più, ha detto: io sono la porta. Come ci permettiamo noi di chiudere la porta che Lui è!». Quindi un compito: «Far rientrare tutti nel cuore di Dio: non con la forza, ma con l’amore, l’ascolto, la vicinanza, la carità».

«Più noi sfideremo l’amore di Dio uscendo – ha concluso il Vescovo – più lui ci farà conoscere la sua misericordia, più noi sperimenteremo che la vita si allarga nei sentimenti e nella gioia profonda del cuore. Il Giubileo non è solo un gesto, ma è il nome nuovo della nostra vita»

Dopo il rinnovo delle promesse battesimali, cantando le litanie dei Santi (i patroni d’Europa e d’Italia, quelli delle parrocchie della Zona pastorale e quelli cremonesi) tutti i fedeli, dietro al Vescovo, sono usciti dalla Cattedrale passando dal portone principale. Costeggiando il Battistero, hanno percorso piazza S. Antonio Maria Zaccaria, per rientrare quindi in Duomo dalla Porta Santa.

Il pellegrinaggio è quindi proseguito con la visita alla cripta, dove sono conservate le spoglie del patrono sant’Omobono (la strada della carità). Ma anche con la possibilità di salire sul Torrazzo (la strada della speranza) e vedere il Battistero e la chiesa di S. Girolamo (la strada della fede).

La maggior parte dei pellegrini è ripartita alla volta di Casalmaggiore prendendo il treno per Piadena alle 19.30, mentre un gruppo ha posticipato il rientro alle 21.30.

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