Mons. Napolioni in Comune: «Non fare del Natale una fiction»

Inaugurati a Cremona, alla presenza del Vescovo, i presepi di Palazzo Comunale

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Non fare del Natale una delle tante fiction del nostro tempo. Questo l’invito che il vescovo Antonio Napolioni ha espresso in occasione dell’inaugurazione dei presepi di Palazzo Comunale, a Cremona, nel pomeriggio di lunedì 19 dicembre.

L’augurio del Vescovo, proprio di fronte alle vere e proprie opere d’arte esposte in Municipio, è quello che ognuno faccia la propria parte perché i segni non smettano di dire la realtà che rappresentano.

Con un chiaro riferimento ai presepi e diorami esposti in Comune, il Vescovo ha ricordato il bisogno umano di concretizzare oggi quanto accaduto 2mila anni fa. Perché a «fare Natale» è solo Dio che si è incarnato, ha ricordato mons. Napolioni. Il rischio per l’uomo, dunque, è quello di «rifare tanti natali», ma sempre più riducendone il significato e pronti a «reinscatolarlo» il 7 gennaio.

Da qui il grazie agli autori dei presepi e ai curatori della mostra che con queste realizzazioni aiutano a ricoprire la vera realtà del Natale.

Parole riprese anche dal sindaco Gianluca Galiberti che ha anzitutto voluto sottolineare la scelta di collocare i presepi nelle sale del Municipio, «casa di tutti i cittadini»: di cristiani, fedeli di altre religiosi e non credenti. Soffermandosi quindi sulla scena della Fuga in Egitto, il pensiero è andato ai «nuovi migranti di oggi, e non solo quelli della Casa dell’Accoglienza». L’immagine dell’Annunciazione, invece, secondo il primo cittadino di Cremona è sprone di forza e coraggio per le tante donne che stanno vivendo momenti di solitudine, anche considerando il fatto che proprio in una situazione di grande fragilità sia avvenuta la nascita che ha cambiato la storia.

Segno di luce e speranza è stata poi la fiamma lasciata accanto ai presepi: la “Luce della pace di Betlemme” portata dagli Scout del Masci. Leggi qui per saperne di più.

Oltre al sindaco Galimberti, erano presenti il vicesindaco Maura Riggeri con l’assessore Rosita Viola, il presidente del Consiglio Simona Pasquali, il gegretario generale Pasquale Criscuolo e il consigliere Luca Burgazzi, presidente della Commissione Cultura.

La visita ai presepi è iniziata a Spazio Comune, dalle cui vetrine è visibile il presepio di tipo “popolare” realizzato da Sandro Cavalli. A introdurre la presentazione Marco Manfredini, dell’Ufficio di Gabinetto, insieme ad Anita Diana, di CremonaPresepi, affiancata da Alfredo Poli dell’Associazione di volontariato Credo.

Seconda tappa al primo piano dove, nell’atrio prospiciente l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale, è collocato il presepio di tipo “napoletano” realizzato proprio da un campano, Sandro Parlati. Altri cinque presepi al secondo piano, collocati tra l’anticamera alla quale si accede attraverso l’ascensore e sala dei Decurioni: due presepi di tipo “palestinese” e tre diorami che riproducono l’Annunciazione, l’incontro tra Maria e la cugina Elisabetta e la Fuga in Egitto. Gli autori sono Fabio Maruti di Torre de’ Picenardi, Egidio Brignoli, Renzo Cassina, Mauro Zini e Alberto Oberti (tutti e quattro di Scanzorosciate, in provincia di Bergamo).

Senza dimenticare neppure il grande presepe realizzato dalla ditta Me.com, tagliato al laser e successivamente piegato, posto nel cortile Federico II. La realizzazione, che riprende la Natività che il pittore cremonese Giuseppe Castellani ha creato per le vetrate della chiesa cittadina della Beata Vergine di Caravaggio, in una copia ridotta è stata consegnata lo scorso anno a Papa Francesco.

Altre 50 opere sono esposte presso la sede Alpini in via Realdo Colombo 2, sempre a cura di Cremona Presepi.

Brochure della mostra a cura di Cremona Presepi

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