Accolta a Cremona la “Luce della Pace di Betlemme”

L'iniziativa, che si è svolta nel pomeriggio del 17 dicembre alla Casa dell'Accoglienza di Cremona, è stata animata dagli Scout del Masci e dal gruppo musicale Oghene Damba

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Come ormai avviene da alcuni anni, la “Luce della Pace di Betlemme” è arrivata a Cremona in Casa dell’Accoglienza, la struttura che è segno di accoglienza e fratellanza per tutte le nostre comunità. La celebrazione, che si è svolta nel pomeriggio di sabato 17 dicembre, oltre alla presenza delle chitarre degli Scout del Masci, ha visto quest’anno la partecipazione del gruppo musicale Oghene Damba, costituito da giovani immigrati presenti nella Casa.

La “luce” è stata accolta proprio al ritmo della loro musica e poi posta al centro del cortile.

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La preghiera espressa nelle varie lingue ha sottolineato il tema della pace di cui la luce vuole essere simbolo. In modo particolare don Federico Celini, incaricato diocesano per l’Ecumenismo, a nome del Tavolo Interreligioso ha letto un brano del Vangelo e una riflessione sul tema.

Non è mancata anche la presenza del sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti. Anche  lui ha ricevuto il segno della luce al termine della celebrazione, quando da quella fiamma sono state accese le lanterne destinate alle parrocchie e alle varie istituzioni del territorio.

Lunedì pomeriggio una “lanterna” sarà consegnata al sindaco e al Vescovo a Palazzo Comunale, in occasione dell’incontro per lo scambio degli auguri e con l’inaugurazione della mostra di presepi allestita in Municipio.

La Luce, quale segno di pace e speranza, raggiungerà anche l’Hospice dell’Ospedale di Cremona e l’Istituto Vismara-De Petri di San Bassano.
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L’origine dell’iniziativa

Il viaggio della Luce della pace di Betlemme è iniziato nel 1986 per iniziativa degli Scout austriaci. Di anno in anno, proprio grazie a questa associazione, è cresciuta la partecipazione e l’entusiasmo in ogni parte d’Europa. In Italia la Luce è arrivata subito nel 1986 a opera degli Scout del Sud Tirol: la diffusione della fiammella, per alcuni anni limitata al territorio dell’Alto Adige, si è propagata presto anche nel resto dello Stivale. Nel 1994 in Veneto è stato costituito un comitato spontaneo che, nel Natale dello stesso anno, ha partecipato alla manifestazione di Vienna, portando quindi la fiamma in Italia dove, viaggiando in treno, ha raggiunto diverse località della Penisola. Da allora questo avviene ogni anno: la Luce, accesa alla lampada ad olio che arde perennemente nella chiesa della Natività di Betlemme, alimentata dall’olio donato da tutte le Nazioni cristiane della Terra, raggiunge così varie città italiane.

La “Luce della Pace di Betlemme” non ha solo significato religioso, ma traduce in sé molti valori civili, etici e morali accettati anche da chi non pensa di condividere una fede.

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