TEMPO DI QUARESIMA

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Al momento favorevole ti ho esaudito

e nel giorno della salvezza ti ho soccorso.

Ecco ora il momento favorevole,

ecco ora il giorno della salvezza.

2 Cor 6, 2

  Carissimi, fra tutti i giorni che la devozione cristiana celebra con onore in molti modi, nessuno è più importante della festa di Pasqua, dalla quale tutte le altre festività della Chiesa di Dio attingono la loro sacra solennità. Lo stesso Natale del Signore è legato al mistero pasquale, perché il Figlio di Dio non nacque se non per poter essere confitto in croce.·

  Nel grembo della Vergine fu accolta una carne mortale; in quella carne mortale si è compiuta la passione, per ineffabile disegno della misericordia di Dio, affinché diventasse per noi sacrificio di redenzione, remissione del peccato, e principio di resurrezione per la vita eterna. Se consideriamo poi che per mezzo della croce tutto il mondo è stato redento, comprendiamo che è giusto prepararci a celebrare la Pasqua con un digiuno di quaranta giorni, per poter partecipare degnamente ai divini misteri.

E si devono purificare da ogni macchia di peccato non solo i più grandi vescovi, i semplici sacerdoti e i diaconi, ma tutto il corpo della’ Chiesa, tutti i fedeli, affinché il tempio di Dio, il cui fondatore è lo stesso fondamento, sia magnifico in tutte le sue ‘pietre e splendente in ogni sua parte. Infatti, se le regge e i palazzi delle autorità supreme sono a ragione abbelliti con .ogni genere di ornamento affinché le loro abitazioni siano tanto più sontuose quanto più grandi sono i loro meriti, con quale cura non si dovrà edificate e ornare la dimora di Dio stesso!

  Questa dimora, che non può essere incominciata e terminata senza il suo autore, esige tuttavia la collaborazione di chi la costruisce, partecipando con la propria fatica alla sua edificazione. Infatti, per la costruzione di questo tempio si prende una materia viva e dotata di ragione, che lo Spirito anima con la sua grazia, affinché spontaneamente si cementi in un unico corpo. Questa Chiesa è amata e cercata da Dio, perché a sua volta cerchi chi non la cerca e ami chi non l’ama, come dice il beato apostolo Giovanni: «Noi dobbiamo amarci perché egli ci ha amati per primo» (1 Gv 4, 11. 19). Poiché dunque tutti insieme e ciascun fedele in particolare formiamo un unico tempio di Dio, questo dev’essere perfetto nel singolo come in tutti. E anche se la bellezza di tutti i membri non è identica e neppure possibile un’uguaglianza di meriti in tanta varietà di parti, tuttavia l’unione della carità ottiene un’ armonia di bellezza. Così tutti i membri sono uniti in un amore santo, e pur non godendo in eguale misura dei benefici della grazia, si rallegrano a vicenda dei rispettivi beni; e tutto ciò che amano appartiene ad essi, in quanto coloro che si allietano del bene altrui si arricchiscono a proprio vantaggio.

ORAZIONE

O Dio, nostro Padre, concedi al popolo cristiano di iniziare con questo digiuno un cammino di vera conversione, per affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male.
Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Dal «Discorso 48» di san Leone Magno, papa.

Immagine: Cristo e l’angelo, Moretto, Pinacoteca, Brescia.