Messa con il vescovo Napolioni per i 120 anni della Latteria Soresina

Un momento preghiera per celebrare il centoventesimo compleanno della celeberrima azienda soresinese

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Amministratori, parroci e comuni cittadini hanno partecipato questa mattina alle celebrazioni per il 120esimo compleanno della “Latteria Soresina”, culminate con la Messa presieduta dal  vescovo Napolioni presso lo stabilimento. Prima della celebrazione eucaristica, è stato proiettato un video per ripercorrere le tappe e i successi della cooperativa nata nel 1900 come un gruppo di 19 allevatori e 2 ingegneri e che si è sviluppata sino ad oggi, affermandosi come una realtà fruttuosa e conosciuta a livello internazionale, raccontando la storia di un’azienda capace di innovare e rinnovarsi da decine di anni, sempre al pari passo con i cambiamenti storici, i progressi tecnologici e le trasformazioni culturali. «Una storia bellissima, di orgoglio e indipendenza, di attaccamento al territorio ma anche di rispetto per la natura e per le sue insostituibili risorse», ha commentato il prefetto di Cremona dott. Vito Danilo Gagliardi. «Protagonista è il latte, sinonimo di vita, testimonianza più concreta ed immediata della forza della vita, in grado di opporsi continuamente contro ogni avversità e nutrire la speranza, vincendo anche le Guerre e la povertà».

Questa storia è fatta sicuramente di strategie di vendita e produzione, ma è anche e soprattutto il prodotto di sogni, pensieri e incontri di migliaia di persone: infatti, come ha sottolineato il presidente dott. Tiziano Fusar Poli, «non ci sarebbe l’oceano senza le gocce: ognuno ha il suo pezzo di responsabilità, di merito o demerito; ognuno di noi è importante, anche coloro che, agli occhi miopi del mondo, non sembrano esserlo».

Anche il sindaco di Soresina, Diego Vairani, in rappresentanza dell’amministrazione comunale insieme all’assessore Fabio Rolfi, si è unito al coro degli auguri sottolineando la centralità dei «collaboratori di ieri, di oggi e di domani» che hanno reso e renderanno grande la cooperativa; motivo per cui, come ha aggiunto il direttore generale Michele Falzetta, questo momento di festa regala sorrisi ed emozioni.

Il vescovo Napolioni, nell’omelia pronunciata durante la Messa, ha specificato che «se oggi siamo qui a festeggiare i 120 anni di crescita laboriosa, faticosa, coraggiosa è perché dei credenti hanno osato andare al di là di uno sguardo miope, al di là dell’interesse privato inteso in termini esclusivi; hanno osato credere che ci fosse un moltiplicatore di benessere che non è l’egoismo, ma che è la solidarietà, la cooperazione». Tuttavia, ha concluso, «oggi ci vantiamo – giustamente – dei risultati, ma verremo giudicati sui frutti, non suoi risultati; i frutti vengono da un albero che ha radici profonde ed in cui scorre la vita, e dove si ha cura del debole». Il vescovo ha invitato dunque a non perdere di vista la nostra identità di figli e fratelli, chiamati a generare un bene grande, tessendo reti di collaborazione e solidarietà, come Latteria Soresina si impegna a fare da ormai 120 anni.

Andrea Bergonzi
TeleRadio Cremona Cittanova
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