L’omaggio di Papa Francesco al Santuario di Jasna Gora

Nella mattinata di giovedì 28 luglio ha celebrato a Czestochowa la Messa in occasione del 1050° anniversario del battesimo della Polonia

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Acclamato da centinaia di migliaia di giovani, nella mattinata di giovedì 28 luglio Papa Francesco si è recato in vista al Santuario di Jasna Gora, a Czestochowa, per celebrare la Messa in occasione del 1050° anniversario del battesimo della Polonia. Presenti i vescovi polacchi e molte autorità, tra cui il presidente Andrzej Duda e sua moglie.

La papamobile si è mossa tra due enormi ali di folla festante che Francesco ha salutato con visibile emozione. Il prato di fronte al santuario si è trasformato immediatamente in un oceano colorato di pellegrini, mentre lo speaker urlava “Benvenuto Santo Padre!”.

28-07-2016 Monastero Jasna Gora Preghiera Cappella Madonna Nera

Papa Francesco, entrato nel santuario, ha accarezzato con grande tenerezza diversi malati dando loro la sua benedizione, recandosi poi a venerare l’icona della Madonna Nera. Francesco è rimasto assorto in preghiera alcuni minuti davanti l’immagine – che viene scoperta al pubblico due volte al giorno, mattina e pomeriggio – per poi omaggiare la Madonna con una rosa d’argento con base in marmo rosa, dono esclusivo che i sommi pontefici offrono tradizionalmente a i santuari mariani.

 

La Madonna nera è un simbolo fondamentale per la Polonia. Ha permeato la storia del Paese, modellandone la cultura e rafforzandone la fede, tanto da fare dei polacchi, ancora oggi, i custodi dell’ortodossia cattolica.

28-07-2016 Monastero Jasna Gora Preghiera Cappella Madonna Nera

Proprio sulla figura di Maria, si è focalizzata la riflessione del Papa nell’omelia. Sulla sua umiltà, e sul progetto concreto della salvezza divina. “Maria è una Madre che si prende a cuore i problemi e interviene. Che sa cogliere i momenti difficili e provvedervi con discrezione, efficacia e determinazione. Non è padrona né protagonista, ma Madre e serva”.

Ha parlato di umiltà Papa Francesco, di piccolezza, di semplicità e concretezza. La manifestazione di Dio avviene “in un piccolo villaggio, un miracolo semplice, che rallegra lo sposalizio di una giovane famiglia, del tutto anonima”. “Dio ci salva facendosi piccolo umile e concreto. È concreto – ha detto Francesco – Egli non vuole essere temuto come un sovrano, ma si fa carne, nasce da una madre, nasce sotto la legge, ha degli amici e partecipa a una festa”. Nessun ingresso trionfale, nessuna manifestazione imponente dell’Onnipotente “Egli non si mostra come un sole abbagliante, ma entra nel mondo nel modo più semplice, come un bimbo dalla mamma”.

È divino, infatti, – ha ricordato Francesco – “donarsi agli altri, azzerando le distanze, dimorando nella piccolezza e abitando concretamente la Quotidianità”. Gesù predilige i piccoli perché “si oppongono alla superbia della vita, che viene dal mondo. I piccoli parlano la sua stessa lingua: l’amore umile che rende liberi. Perciò chiama persone semplici e disponibili a essere suoi portavoce, e a loro affida la rivelazione del suo nome e i segreti del suo Cuore”.

28-07-2016 Monastero Jasna Gora Preghiera Cappella Madonna Nera Messa Anniversario Battesimo polonia

Da qui, l’invito ad affidarsi a Maria. In lei, ha assicurato Francesco “troviamo la piena corrispondenza al Signore. È lei quello spazio, preservato libero dal male, in cui Dio si è rispecchiato; è lei la scala che Dio ha percorso per scendere fino a noi e farsi vicino e concreto”.

Il testo integrale dell’omelia del Papa

 

Nel pomeriggio il papa di nuovo a Cracovia: riceverà le chiavi simboliche della città e prenderà un tram per il parco di Blonia, per la cerimonia di inizio della Gmg con i giovani: sulla strada per Blonia il Papa sarà accompagnato da giovani disabili.

 

 

 

 

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