La parrocchia di Covo cede il vecchio oratorio. Il Comune realizzerà parcheggi e uffici per il volontariato

L'operazione porterà nelle casse della parrocchia 350mila euro che serviranno per finanziare il nuovo oratorio San Tarcisio

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Il cortile come parcheggio ed il fabbricato come sede di alcune associazioni di volontariato. Sarà questo il futuro del complesso del vecchio oratorio di Palazzo Migliorati, destinato a passare di mano: dalla parrocchia al Comune, mediante un’operazione che sarà attuata dalla società SIL spa che sta realizzando a Covo il nuovo polo logistico dell’Italtrans (azienda di trasporto e deposito a servizio completo) nell’ambito di un piano integrato d’intervento.

Il sindaco Andrea Capelletti, spiega che cosa succederà: «Il Consiglio comunale, nella seduta di lunedì 24 febbraio, ha dato mandato alla SIL di acquisire dalla parrocchia il complesso dell’ex oratorio e di cederlo al Comune. La SIL ci ha presentato un piano integrato d’intervento che prevede la costruzione di un nuovo polo nella zona artigianale del nostro paese, verso Calcio, di circa 50.000 metri quadri, al momento praticamente completato. Come standard qualitativo a beneficio della comunità, su nostra richiesta, acquisirà il vecchio oratorio pagandolo 350.000 euro alla parrocchia (soldi che saranno scomputati dai complessivi 853.000 euro di standard qualitativi dovuti dalla SIL all’ente pubblico) per poi cederlo gratuitamente al Comune che nel cortile ricaverà oltre trenta parcheggi per auto utilizzando poi il fabbricato come sede per le associazioni di volontariato. Penso alla compagnia teatrale Studio Oida, alla Orsù Eventi, alla costituenda Pro Loco e ad altre attività comunali. Inoltre, con molta probabilità, il cortile anche ospiterà il mercato settimanale, che attualmente trova posto in via Trieste».

Costituito da un piano terra, un primo piano ed un sottotetto eventualmente recuperabile e situato in pieno centro storico, il vecchio oratorio è chiuso da circa sei anni a seguito dell’inaugurazione del nuovo oratorio San Tarcisio. «Per prima cosa –continua Capelletti – dovremo andare a sottoscrivere il preliminare di compravendita. L’ufficio tecnico comunale ha già avuto l’incarico di progettare la disposizione dei parcheggi mentre la SIL si occuperà di una prima, iniziale manutenzione generale, necessaria a riattivare, diciamo così, lo stabile di cui inizieremo ad utilizzare il piano terra per poi pensare, con il tempo, anche al resto. Questa è un’operazione che soddisfa sia noi che la parrocchia perché l’ex oratorio rimane un bene a disposizione di Covo e dei suoi cittadini con una nuova funzione ma con intatti i suoi ricordi, ai quali tanti in paese sono legati».

Soddisfazione viene espressa anche dal parroco don Lorenzo Nespoli: «Si porta a compimento – dice – un disegno che era già stato preventivato ai tempi della costruzione del nuovo oratorio. Allora infatti si era già nell’ottica di una sua cessione in permuta come parte del finanziamento della nuova struttura ed ora arriva l’occasione della cessione al Comune al quale inizialmente si pensava di cedere il cortile. I 350.000 euro che ricaveremo dalla vendita del complesso andranno nel capitolo di spesa per il pagamento del nuovo San Tarcisio».

L’esito positivo dell’operazione è, ovviamente, sottoposto alla previa autorizzazione della competente Sovrintendenza archeologia, belle arti e paesaggio.

Oltre al vecchio oratorio La SIL spa acquisirà e cederà gratuitamente al Comune anche la saletta di via Nozza di proprietà della cooperativa 25 Aprile, per un valore di 33.000 euro, che diventerà sede dell’archivio comunale.

Luca Maestri
TeleRadio Cremona Cittanova
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