La bellezza della maternità al centro della festa al Santuario di Villavetere

Nel pomeriggio dell'8 settembre il vescovo Napolioni ha presieduto l'Eucaristia al santuario di Gallignano

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È stata presieduta quest’anno dal vescovo Antonio Napolioni la Messa per la festa del Santuario della Madonna di Villavetere di Gallignano, che si celebra l’8 di settembre in corrispondenza con il giorno della Natività di Maria. Il Santuario di Villavetere sorge in aperta campagna, tra le cascine del Bosco e del Mulino ed è meta di pellegrinaggi e di visite delle persone del posto e non: un luogo del cuore.

Tantissime le persone convenute per l’occasione. Fedeli, sacerdoti e autorità.

All’inizio della celebrazione il parroco di Gallignano, don Lino Viola, ha espresso ai parrocchiani la propria felicità: «Siamo onorati di avere qui tra noi il Vescovo Antonio, che è venuto, nel più piccolo Santuario della diocesi di Cremona».

Durante l’omelia il Vescovo ha detto: «È bellissimo pensare che c’è il Natale di Gesù, ma non ci basta, siamo talmente felici che questa donna ci abbia dato Gesù che anche il suo Natale è diventato una grande festa. A Milano – dove che si celebra la festa in Duomo – non ne parliamo; ma qui, dopo Milano, viene Gallignano!».

Mons. Napolioni ha quindi ricordato come il Vangelo che non narri come è nata Maria: la sua nascita avviene nella normalità di un paese piccolo di nome Nazaret, che diventa famoso perché proprio lì è nata Maria.

Rifacendosi alla prima lettura, il Vescovo ha quindi sottolineato come Maria nasce proprio per essere mamma. E ha proseguito: «Non è bello che oggi nasca una figlia femmina? Non è la cosa più bella del mondo pensare che la propria bambina potrebbe domani essere mamma? Pensate che quando si forma l’embrione i primi organi che si formano sono quelli della riproduzione, laddove la donna è capace di ospitare il seme e trasmettere la vita».

«La vocazione a diventare madre oggi purtroppo – ha però rilevato il Vescovo – viene spostata in là nel tempo, ridotta al minimo.  Oggi ci dobbiamo chiedere se siamo davvero convinti che un mondo con meno mamme, meno figli, meno famiglie, con meno amore, sia davvero migliore».

Il pensiero di mons. Napolioni è andato quindi a quella «maternità spirituale» che il Signore sa moltiplicare al di là delle leggi naturali: «a maternità della chiesa, della comunità, della parrocchia, della famiglia, di ogni donna è ciò da cui inizia la vita e rinasce la vita. Ecco perché celebriamo la resurrezione. Maria ce l’ha resa accessibile, lasciamoci illuminare dal suo esempio».

Durante l’offertorio, ricordando che anche il Santuario di Villavetere fu gravemente danneggiato in seguito al terremoto del 1802 e successivamente ristrutturato grazie alla sensibilità dei parrocchiani, al Vescovo è stata consegnata l’offerta della Parrocchia, insieme alla locale Caritas e al gruppo Fabio Moreni, per ristrutturare la chiesa in Pian di Pieca gravemente danneggiata dal terremoto dello scorso anno.

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