Istituto degli studi teologici riuniti, a Lodi aperto ufficialmente il nuovo anno accademico

Dal lunedì al giovedì frequentano i corsi i seminaristi delle diocesi di Lodi, Cremona, Crema, Vigevano e Pavia

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Con l’avvio del nuovo anno pastorale anche il Seminario diocesano ha ripreso la sua attività. Come ogni anno, non solo riprendono per i seminaristi i vari impegni pastorali e comunitari, ma anche il percorso di studi in preparazione al ministero. Lunedì 16 settembre è stata proprio l’occasione e il momento per definire il nuovo anno ormai alle porte e dare il benvenuto agli ultimi arrivati.

Gli anni di Teologia, ovvero quelli compresi tra l’anno di propedeutica e l’anno del diaconato, sono cinque. Divisi in un biennio prettamente filosofico e un triennio che dà maggiore attenzione alle materie teologiche e che preparano al ministero.

Da alcuni anni gli studenti del seminario di Cremona studiano a Lodi dal lunedì al giovedì. Tra il viaggio e le lezioni la scuola impegna l’intera mattinata. A Lodi frequentano i corsi insieme ai seminaristi delle diocesi di Lodi, Crema, Vigevano e Pavia. Gli studenti del biennio sono 10, di cui 6 seminaristi di Cremona. Quelli del triennio 18, con 7 cremonesi.

In mattinata i seminaristi hanno iniziato le lezioni, tenute da docenti delle diocesi coinvolte nell’istituto degli studi teologici riuniti, che comprende le diocesi di Crema, Cremona, Lodi, Vigevano e Pavia.

Se la mattinata ha visto l’occupazione dei seminaristi, il pomeriggio è stato occupato per buona parte del tempo dal collegio docenti, formato appunto dai sacerdoti impegnati nell’insegnamento e dai vescovi Antonio Napolioni (Cremona), Maurizio Malvestiti (Lodi), Maurizio Gervasoni (Vigevano) e Daniele Gianotti (Crema).

Concluso il collegio docenti è stato il momento della celebrazione della Messa, alla quale ha preso parte anche il vescovo di Pavia Corrado Sanguineti, dato che tra i vari studenti degli studi teologici riuniti ci sono anche seminaristi pavesi, unitisi ai corsi l’anno scorso. La Messa, presieduta da mons. Gervasoni, affiancato dagli altri vescovi, è stata celebrata nella cappella superiore del Seminario di Lodi ed è stata l’occasione di affidamento del nuovo anno.

Mons. Gervasoni ha ricordato durante l’omelia l’importanza dell’approccio allo studio, non tanto per essere grandi sapienti, ovvio il sapere è doveroso, ma la sottolineatura fatta è stata quella sull’importanza che ciò che si studia e quindi ci aiuta a comprendere meglio il pensiero cristiano deve avere come scopo l’avvicinamento a Lui. Ha poi continuato mons. Gervasoni: «Qualcosa dunque che ci debba cambiare, che ci faccia interrogare dal profondo. Questo non sia acquisizione di competenze o saggezza in senso generale, ma sia l’opportunità per verificare fino a che punto quella Parola è rivolta a voi». Un invito chiaro e deciso quello del vescovo di Pavia, che ha sottolineato più volte l’importanza allo studio che alla base deve avere una domanda che ciascuno si pone e un obiettivo al quale aspira.

Al termine della celebrazione il momento informale della cena ha permesso quindi di trascorrere del tempo tra i vari insegnanti e seminaristi, di solito abituati a vedersi solo nelle ore di lezione.

Inizia quindi un nuovo anno di studio, conoscenza e ricerca, consapevoli dell’importanza che ha per ciascuno di noi, e per il nostro futuro.

Valerio Lazzari
TeleRadio Cremona Cittanova
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