In un mondo impaurito si elevò alta la melodia di un canto nuovo (VIDEO)

In Cattedrale la solenne Messa Pontificale del Giorno di Natale presieduta dal vescovo Napolioni

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Un applauso dedicato a tutti coloro che soffrono, negli ospedali, nelle carceri o sono impediti a partecipare fisicamente all’Eucarestia “per la paura del contagio”, ha festosamente aperto la Messa solenne di Natale celebrata venerdì 25 dicembre in Cattedrale, alle ore 11, dal vescovo Antonio Napolioni. “Impediti nei gesti,  riscopriamo quanto è possibile fare per rincuorarci e vivere felici” ha evidenziato il Vescovo che ha poi ripreso, come prologo dell’omelia, la recente esortazione di Papa Francesco: “In un mondo impaurito, si levi alta la melodia di un canto nuovo”.

Un canto nuovo “composto dal Padre e intonato dal vagito di un bimbo”, una melodia che diventa “sinfonia” poiché “non si tratta di un assolo” . “Ciascuno di noi è chiamato ad accordarsi come lo strumento di un orchestra, accordarsi con il “la” dato da Gesù. –  è la significativa metafora  utilizzata da Mons. Napolioni – Agire con lui, dietro di lui,  senza illudersi di poter fare da soli e senza smanie di protagonismo o seminando gelosia, rivalità e persino odio e razzismo.”  Il mondo deve accorgersi di questo canto nuovo: “questo non significa fare un mondo cristiano separato dal resto della realtà; – ha proseguito –  il figlio di Dio è venuto a l mondo per tutte le genti, per tutta la Terra.  O ci salviamo tutti o non si salva nessuno. Ce ne stiamo accorgendo soprattutto  in questi tempi.” Solo stando con il Signore e praticando il Vangelo si diventa accoglienti , fratelli universali e senza paura di perdere. “Vogliamo cantare  la musica del cuore, dello spirito, quella che non ci estrania – è la conclusione del Vescovo – Ciascuno di noi è in grado di dare un apporto unico ed irripetibile.  Sia questo il nostro Natale, un po riservato e frenato ma proprio per questo ricondotto alla sorgente della salvezza”.

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Marco Galbusera
TeleRadio Cremona Cittanova
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