MissioConnessi incontra il comboniano padre Giulio Albanese, missionario e comunicatore

«Essere tessitori di fraternità significa capire che abbiamo tutti qualcosa in comune»

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Protagonista di questa nuova puntata di MissioConnessi è padre Giulio Albanese. Il suo servizio alla Chiesa ha, da sempre, avuto un duplice risvolto: missionario e comunicatore. Padre Albanese, infatti, membro dei Comboniani, da molti anni dirige e collabora con numerose testate giornalistiche nazionali ed internazionali, con un focus particolare sulle missioni.

Rispondendo alle provocazioni di don Maurizio Ghilardi, responsabile della pastorale missionaria per la diocesi di Cremona, padre Albanese ha voluto anzitutto fornire una propria lettura del tema della giornata missionaria: «Essere tessitori di fraternità significa capire che abbiamo tutti qualcosa in comune. La situazione attuale, di estrema precarietà, ci insegna che da soli non andiamo da nessuna parte. Per questo il Papa, nella Fratres omnes, ci ricorda che povertà e fraternità vanno a braccetto: portano condivisione ed interesse per il prossimo».

All’interno del proprio intervento, il missionario e giornalista ha voluto inoltre fare un affondo sulla situazione della Chiesa universale che, sempre di più «assomiglia ad un piccolo gregge. L’esperienza missionaria, però, ci ricorda che l’evangelizzazione non è questione di numeri, bensì di testimonianza di vita».

E, concludendo, padre Albanese ha rivolto un invito: «Teniamo i contatti con le nostre missioni, interessiamo di ciò che accade, perché l’informazione è il primo requisito della solidarietà e della fraternità».

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