Il volontariato cremonese più forte della pioggia 

Domenica 22 settembre festa per il mondo dell’associazionismo e del terzo settore nelle piazze del centro di Cremona

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Non è bastato il cattivo tempo a rovinare la Festa del Volontariato che domenica 22 settembre, per la sua ventottesima edizione, ha radunato fra piazza del Comune e Stradivari oltre 120 associazioni per una giornata interamente dedicata al volontariato e all’impegno per il bene comune. “Meno Soli, Più Solidali – Accoglienza, Territorio, Bene Comune” – questo il titolo dell’edizione 2019 – è stata organizzata dalle associazioni di volontariato del territorio cremonese insieme al comitato promotore composto da CSV Lombardia Sud, Forum del Terzo Settore e Comune di Cremona. Oltre alle associazioni erano presenti anche molti dei soggetti che – cooperando con realtà del non profit locale – concorrono alla cura del bene comune e all’opera di inclusione e sostegno alla parte più fragile della comunità cremonese (fra questi Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona, Regione Lombardia-Rete Europe Direct ed EURES, ATS Val Padana, ASST Cremona, Cremona Solidale, Ordine degli Psicologi della Lombardia, Azienda Sociale Cremonese e Provincia di Cremona oltre a Cassa Padana BCC e Padania acque aziende che storicamente sostengono economicamente l’evento).

«Grazie a nome di tutta la città per quello che fate – ha detto il sindaco Gianluca Galimberti al taglio del nastro -, ma anche per quello che siete: perché se non si è non si fa. E il volontariato nasce prima che dalle cose che si fanno, dal modo in cui si interpretano la vita e il rapporto con gli altri, soprattutto quando l’altro è fragile. E quante fragilità ci sono anche fra le persone della nostra città. La Festa del Volontariato non è rivolta solo alle persone alle quali va l’aiuto delle associazioni, ma a tutti noi. Un volontariato bello è un volontariato che si riconosce e si aiuta a vicenda». Parole ampiamente condivise da Giorgio Reali, referente territoriale di CSV Lombardia Sud, il Centro di Servizio per il Volontariato attivo anche a Cremona: «La Festa mette ulteriormente in connessione realtà differenti per il bene comune. Lo stesso CSV di Cremona, unendosi a quelli di Lodi, Mantova e Pavia, ha operato in questo senso per costruire ponti e unire le forze contro le fragilità e a favore del bene comune, sia materiale che immateriale». Claudio Ardigò, con Daniela Polenghi per il Forum Terzo Settore, ha ricordato come la cultura del volontariato sia «il nostro petrolio» e di come «il segreto della nostra festa sia la capacità di fare qualcosa di diverso ogni anno». «La nostra presenza qui – ha aggiunto Salvatore Mannino, direttore di ATS Valpadana – è la nostra testimonianza per lavorare insieme. Grazie per il vostro impegno».  Dalla comunità all’ambiente, con il presidente di Padania Acque Claudio Bodini: «Questa è la festa più bella che la nostra città possa esprimere. Chi mi ha preceduto ha parlato di fragilità: anche il nostro ambiente è molto fragile, e questo è un tema che ci coinvolge un po’ tutti», ha detto rilanciando l’impegno di Padania Acque per la riduzione della plastica.

In contemporanea con Cremona, anche il volontariato lodigiano è stato in festa (anche a Lodi infatti CSV Lombardia Sud è presente con una propria sede territoriale), mentre domani inizia il conto alla rovescia per la Festa del Volontariato di Crema, fissata per il 29 settembre. Segnali, questi, di territori pronti ad attivarsi quando il bisogno lo richiede, e che provano a rispondere con risorse comunitarie quando la stessa comunità lancia richieste d’aiuto.

TeleRadio Cremona Cittanova
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