Il Vescovo al Te Deum: «Entriamo curiosi, disponibili, obbedienti a ciò che egli ci prepara nei giorni e negli anni e nell’eternità a venire»

Il 31 dicembre alle 18, presso la chiesa di S. Agostino, la Messa di ringraziamento presieduta da mons. Napolioni, con un ricordo di Papa Benedetto XVI: «Il suo sguardo sulla Chiesa ci aiuta a vivere questo assaggio di fine anno, perché il tempo rischia di schiacciarci»

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Nel pomeriggio dell’ultimo giorno dell’anno il vescovo Antonio Napolioni ha presieduto, come da tradizione, la santa Messa di ringraziamento presso la chiesa di S. Agostino a Cremona. A concelebrare insieme a mons. Napolioni il vescovo emerito Dante Lafranconi, don Irvano Maglia, parroco dell’Unità pastorale, con gli altri sacerdoti dell’Unità pastorale Cittanova.

Nella sua omelia il vescovo ha ricordato Papa Benedetto XVI, venuto a mancare proprio nella mattinata del 31 dicembre: «Riflettiamo un istante su di noi, sul nostro tempo, sull’anno che si conclude e si conclude con questa notizia, con questa voce, con questo volto» ha esordito mons. Napolioni.

Ha quindi proseguito la sua riflessione prendendo spunto dagli ultimi scritti di Papa Benedetto XVI in particolare dal dialogo intitolato Ultime Conversazioni.

«La sua speranza non è mai andata in pensione, ci fa bene riscoprire fino in fondo il suo sguardo sulla Chiesa – ha commentato il vescovo – ci aiuta a vivere questo assaggio di fine anno, perché il tempo rischia di schiacciarci»

E proprio allo scorrere del tempo mons. Napolioni ha dedicato la sua riflessione: «I tempi ideali non esistono, esiste l’anno di grazia del Signore, ogni anno è Anno Domini, è proprietà di Dio, è invenzione di Dio, è carità di Dio per darci il tempo di resistere, il tempo per credere, il tempo per amare, il tempo anche per soffrire, abbracciare e astenersi dagli abbracci»

«Auguriamoci davvero che l’anno che sta per iniziare dipenda dall’ascolto della Parola, dalla gioia della fede, dalla vita delle comunità, dall’operosità della nostra carità della nostra solidarietà, ma tutto ciò sempre come segno e seme di ciò che il Signore ha la fantasia di creare. Entriamo – ha concluso –curiosi, disponibili, obbedienti a ciò che egli ci prepara nei giorni e negli anni e nell’eternità a venire»

La Messa si è conclusa con la preghiera del Te Deum, inno cristiano di ringraziamento, cantato tradizionalmente la notte di San Silvestro per ringraziare il Signore dell’anno appena trascorso.

Margherita Santini
TeleRadio Cremona Cittanova
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