Il Vescovo al cimitero: «Fare memoria insieme»

Nel pomeriggio del 2 novembre mons. Napolioni ha presieduto la celebrazione di commemorazione di tutti i fedeli defunti presso il camposanto di Cremona

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Nonostante il maltempo, nel pomeriggio di venerdì 2 novembre in tanti hanno voluto ritrovarsi come tradizione al cimitero di Cremona per la celebrazione presieduta dal Vescovo nella commemorazione di tutti i fedeli defunti. E proprio sul senso di «fare memoria insieme» ha voluto riflettere mons. Napolioni, sottolineando in particolare tre aspetti.

Anzitutto il ritrovarsi insieme per misurarsi con il mistero della morte. Il pensiero del Vescovo è andato a tutte quelle situazioni in cui il dolore per la perdita di un caro viene vissuto nella divisione: per l’incapacità di superare le ostilità familiari anche di fronte alla morte o perché il dolore viene vissuto chiudendosi in se stessi tagliando ogni relazione.

Insieme per fare memoria «di coloro che stanno insieme», è stato l’ulteriore spunto per sottolineare come nel mistero di Dio «tutto si raccoglie, si scioglie, si incontra, trova unità». Una unità del Regno dei Cieli cui guardare come «indicatore per la nostra strada».

Due aspetti che, però, rischierebbero di non trovare senso se questa commemorazione non fosse fatta «insieme a Gesù». Lo ha affermato mons. Napolioni analizzando il brano evangelico della risurrezione del figlio della vedova di Nain (Lc 7,11-17). «Gesù è venuto per prenderci per mano», ha detto il Vescovo riprendendo l’immagine del testo evangelico. Soffermandosi poi sull’invito di Gesù: «Alzati!». «Parole da lasciare entrare nella nostra preghiera» – ha affermato mons. Napolioni – «come anticipo dell’Alzati definitivo». Da ultimo il Vescovo ha voluto soffermarsi sui due atteggiamenti vissuti dalla gente di fronte al miracolo di Gesù: timore e gioia. Gli stessi che ogni cristiano vive di fronte al mistero della morte.

La celebrazione, che a causa della pioggia è stata vissuta sotto l’androne di sinistra rispetto al monumento centrale, ha visto la partecipazione dei sacerdoti della città insieme anche al vescovo emerito Dante Lafranconi. Tra i fedeli anche il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, in fascia tricolore.

Prima della benedizione finale, l’aspersione da parte dei Vescovo (che ha voluto ricordare anche le vittime di questi giorni a causa del maltempo) con l’acqua benedetta nel ricordo del Battesimo, invocando al Padre il dono dell’eternità in Cielo.

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