Il Sinodo non finisce. Tavoli di lavoro nelle zone

I giovani accolgono l'invito del Vescovo a continuare il cammino dentro le comunità

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Sono ancora fresche negli occhi e nei cuori dei giovani sinodali le immagini e le parole della giornata conclusiva del Sinodo dei giovani, celebrata insieme al Vescovo Napolioni con la Messa di Pentecoste.


Non cadrà però nel vuoto l’invito del Vescovo a continuare il cammino “di conoscenza reciproca e comunione”. Non si tratterà di convocare altre assemblee ravvicinate, ma di immaginare e costruire una forma di aiuto e di corresponsabilità sulla base del metodo e dei contenuti del Sinodo.

“Gesù, tu sei il volto del futuro. Che così non fa paura, ma anzi ci affascina e attrae. Tu ci dici da quell’ultima sera: Molte cose ho ancora da dirvi. Ci fa bene sapere che tutto (anche il Sinodo!) è appena cominciato, che hai in serbo per noi le sorprese di Dio, che la verità sul futuro non la sanno i profeti di sventura ma solo l’Amore, eterno e fedele come Te”.

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La proposta diocesana rivolta ai 106 membri sinodali è quella di rendersi disponibili, insieme ad altri giovani che non necessariamente sono entrati nell’assemblea, a dare una mano di pensiero e di servizio ciascuno nella propria zona. Si formeranno infatti i “tavoli di lavoro della pastorale giovanile zonale” che riceveranno il mandato per aiutare la zona a costruire iniziative e opportunità per il territorio (secondo una necessità richiamata durante i lavori assembleari) e portare avanti il pensiero, soprattutto affrontando almeno un tema annuale uguale per tutti, supportato da una traccia, su cui riflettere a partire dalla annuale Settimana dell’educazione, verso la fine di gennaio.
A tenere i contatti saranno i sacerdoti incaricati zonali: don Francesco Fontana e don Daniele Rossi per la zona 1, don Andrea Piana e Suor Claudia Colombo per la zona 2, don Matteo Alberti per la zona 3, don Umberto Zanaboni e don Massimo Macalli per la zona 4, don Marco Notarangelo per la zona 5.

L’impegno, dunque, è ora quello di accettare la sfida di costruire a partire da ciò che si è ascoltato e condiviso durante i lavori del Sinodo. E’ una sfida che tocca le sensibilità e le riletture di tutti, in attesa delle considerazioni che il Vescovo condividerà dopo il personale discernimento sulle proposizioni consegnategli dai sinodali entro il prossimo dicembre.

“E’ la Chiesa che, in una continua Pentecoste, rinasce e cresce. Senza attardarsi in bilanci mondani, per tenere lo sguardo fisso su di Te, che nutri la sua fede e ne custodisci l’unità. Senza ignorare che l’umanità, la terra, attendono di vedere cosa sanno fare, per amore, i figli di Dio, cui tutto è stato affidato dal Padre”.

Per questo sono già fissati i prossimi appuntamenti.
venerdì 8 giugno alle ore 21 in Seminario un primo momento di confronto con i laici sul Sinodo: una serata di racconto e prima rilettura
dal 5 al 12 agosto, il “Cammino verso Francesco”, da Loreto a Roma per cui è ancora possibile iscriversi presso gli uffici della FoCr

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